di Francesco Bertolino
La banque verte regge l’urto della crisi pandemica in Europa e in Italia. L’insieme delle entità di Crédit Agricole nel Paese ha registrato nei nove mesi un utile netto di 551 milioni di euro, con un risultato di competenza del gruppo francese di 423 milioni di euro. I profitti sono diminuiti del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019 per via di accantonamenti prudenziali sui crediti. Nel difficile contesto economico il gruppo guidato in Italia da Giampiero Maioli ha messo a disposizione 11,6 miliardi a quasi 105 mila clienti tra moratorie, prestiti e finanziamenti garantiti dallo Stato, di cui circa 2 miliardi già erogati. La banca ha inoltre concesso oltre 37.000 prestiti relativi al decreto Liquidità, di cui l’89% con importo fino a 30 mila euro.Il totale dei finanziamenti all’economia del gruppo è cresciuto a 78 miliardi di euro e la raccolta totale si è assestata a 259 miliardi. La banca ha mantenuto un livello di liquidità elevato e una solida posizione patrimoniale con un Total Capital Ratio pari a 18,3% e un buffer di capitale ampiamente superiore rispetto al livello minimo assegnato dalla Bce per il 2020.

Per quanto riguarda nello specifico il Gruppo Bancario Credit Agricole Italia, l’istituto ha conseguito nei primi nove mesi del 2020 un utile netto di 169 milioni di euro, dato che sconta gli accantonamenti sui crediti, il contributo al Fondo di Risoluzione e gli oneri straordinari sostenuti per la gestione dell’emergenza sanitaria. Senza tali poste i profitti si sarebbero attestati a 200 milioni. Nel terzo trimestre, segnala una nota, la produzione mensile e i ricavi sono tornati ai livelli pre-crisi. In particolare, nel mese di settembre i nuovi prestiti per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti del 7% rispetto al 2019, mentre la produzione di nuove polizze Danni è aumentata del 12% e i collocamenti di risparmio gestito hanno registrato la seconda miglior performance da inizio anno.

A livello di gruppo Crédit Agricole ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in calo del 4,3% a 1,8 miliardi di euro. Sulla borsa di Parigi ieri il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,2%. (riproduzione riservata)

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