L’introduzione di bonus fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili (non strumentali) di proprietà di assicurazioni, casse pensioni professionali, fondi di previdenza complementare e sgr immobiliari potrebbe mettere in moto risorse stimabili nel 20% di un patrimonio di oltre 120 miliardi di euro“.

Lo afferma Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, per sostenere la proposta al governo di utilizzare anche a questo fine, sul modello del superbonus introdotto dal Decreto Rilancio di agosto per le abitazioni private, il Recovery Fund europeo.

Gli immobili di proprietà delle istituzioni private indicate – sottolinea Corbello – sono accomunati dal ruolo di accumulo di riserve a fronte di impegni assicurativi, obblighi di carattere pensionistico oppure, nel caso delle sgr, rappresentano quote di risparmio nazionale“. Al 31 dicembre 2019 queste riserve ammontano a circa 25 miliardi di euro per le compagnie assicurative, 20 miliardi per le casse di previdenza professionali, 3,5 miliardi per i fondi pensione complementari oltre a circa 72 miliardi di risparmio immobiliare gestito dalle Sgr, per un totale di circa 120 miliardi e mezzo di euro.

Bonus fiscali adeguati potrebbero ragionevolmente mobilitare in un triennio interventi per circa 25 miliardi di euro, circa il 20% del valore complessivo deli immobili indicati, trattandosi oltretutto di soggetti dotati di capacità fiscale in grado di assorbire i bonus. “Senza contare che in molti casi, per comodità di processo – sottolinea Corbello – a quelli incentivati fiscalmente si aggiungerebbero interventi ordinari, con l’effetto di aumentare ulteriormente il volano economico”.

Superbonus