di Paola Valentini
Banca Generali chiude i 9 mesi del 2020 con un risultato operativo record in rialzo del 9% a 283,5 milioni di euro, alza i target di raccolta e annuncia l’intenzione di distribuire il dividendo sul bilancio 2019 e la cedola minima relativa al 2020, per un rendimento totale che in base all’attuale capitalizzazione supera l’11%. Nel periodo il gruppo guidato dall’ad Gian Maria Mossa ha registrato un utile netto 195,8 milioni, in linea a quanto realizzato nello stesso periodo dello scorso anno (196 milioni), che era stato il più elevato di sempre nel periodo. Il risultato ha evidenziato un forte miglioramento delle voci ricorrenti (grazie all’ampliamento della diversificazione e sostenibilità dei ricavi). Queste ultime sono salite del 7,2% a 575,2 milioni favorite dalle commissioni di gestione, 496,8 milioni, +4%, a cui si è affiancato in modo strutturale l’incremento delle commissioni bancarie e d’ingresso (78,4 milioni, +31%). Tale incremento è stato tuttavia parzialmente assorbito da un aumento delle componenti non operative, in parte di natura straordinaria, legate ai contributi a fondi anti crisi del sistema bancario (+53%), ai maggiori accantonamenti (+45%), dovuti ai tassi bassi e relativi ai fondi previdenziali e piani di fidelizzazione della rete, e infine all’imposizione fiscale (+34%, con il tax rate in aumento dal 17,4 al 22%). «A inizio anno avevamo un target di raccolta netta 2020 di 4-4,5 miliardi, poi l’abbiamo alzato a 5 miliardi e ora lo aumentiamo ancora a 5,5 miliardi», ha spiegato a milanofinanza.it l’ad Mossa. (riproduzione riservata)

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