C’è molta incertezza sul futuro del settore dell’aviation e di quello dei viaggi, non solo per le pressioni che arrivano dai cambiamenti climatici e dai relativi investimenti nella green economy, ma anche per le problematiche connesse al Covid e al conseguente incremento dello smart working che si prevede comporterà una forte riduzioni dei viaggi di lavoro.

In conseguenza di questa situazione di grande incertezza risulta alquanto difficile effettuare delle previsioni attendibili sulle dinamiche del mercato aviation sul lungo periodo, ha spiegato  Jonathan Milford-Cottam, responsabile della unit londinese per il mercato aviation di AGCS. “Tuttavia, in termini di impatto sui premi del solo Covid, non prevediamo grandi impatti sul lungo periodo, in quanto le perdite saranno assorbite da una ripresa del settore”.

L’International Air Transport Association ritiene improbabile un ritorno alla normalità del traffico aereo globale prima del 2024, a causa del lento contenimento del virus negli Stati Uniti e nelle economie in via di sviluppo, la scarsa fiducia dei passeggeri e la riduzione dei viaggi aziendali. Milford-Cottam ha aggiunto che nonostante i danni provocati dal Covid sui conti delle compagnie aeree, i continui aumenti dei tassi assicurative del segmento aviation vanno a bilanciare i lunghi anni di condizioni di mercato soft.

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