L’Ivass sta lavorando a livello europeo all’introduzione di modifiche del “volatility adjustment”, il meccanismo previsto da Solvency II per correggere le oscillazioni degli spread, che ha di fatto generato impatti distorsivi sul profilo patrimoniale delle assicurazioni italiane. Lo ha detto Stefano De Polis, Segretario generale di Ivass, durante il suo intervento all’Insurance Summit del Sole 24 Ore.

Il processo di revisione, che dovrebbe andare a regime tra il 2021 e il 2022, “interessa molto il settore assicurativo italiano, visto che il meccanismo con cui è stato concepito questo strumento non riusciva a mitigare la volatilità dello spread sul calcolo della patrimonializzazione delle compagnie” che, pertanto, ne chiedono da tempo una modifica. . “Siamo ancora all’inizio di un negoziato complesso in cui abbiamo due obiettivi specifici: fare in modo che il volatility adjustement prenda più in considerazione il portafoglio specifico (oggi fa riferimento a un portafoglio europeo) e renderlo più prevedibile e meno intermittente”. De Polis ha inoltre spiegato che con l’attuale meccanismo alcune compagnie dell’Europa centrale e settentrionale si avvantaggiano dell’aumento degli spread sui titoli di Stato italiani.

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