di Francesco Bertolino

Le immatricolazioni in Italia salgono ma non decollano, mentre Fiat-Chrysler continua a perdere quote di mercato. Questa la sintesi dei dati pubblicati ieri dal ministero dei Trasporti. A ottobre le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate del 6,67% rispetto allo stesso mese del 2018 toccando quota 156.851 unità. L’incremento tuttavia è inferiore al +13,6% registrato a settembre: la ripresa del mercato automobilistico insomma prosegue, ma sembra già mostrare i primi segnali di rallentamento. Soffre soprattutto il diesel, che nel mese di ottobre ha registrato un calo del 13,3% delle immatricolazioni (-23,1% da inizio anno) a vantaggio di benzina (+17% a ottobre), ibrido (+42,6%), elettrico (+61%), gpl (+1,9%) e metano (+283,9%). Quanto ai canali, quello dei privati è diminuito a ottobre del -1,1%, mentre sono salite significativamente le immatricolazioni intestate a società con poco più di 31.960 unità (+23,2%) e quelle intestate a società di noleggio (+19,4% a 29.300 unità). Guardando invece ai primi 10 mesi del 2019, i privati sono in crescita dell’1,6%, le società in calo del 13,2% e il noleggio in aumento del 2,5%.
In questo contesto tutti i maggiori costruttori hanno registrato un incremento delle vendite tranne Mercedes (-4,2% a 5124 veicoli), Opel (-26,1% a 5923 veicoli) e appunto Fca (-1,93% a 33.663). La casa automobilitica italo-statunitense resta comunque leader in Italia e con Panda, Ypsilon e Fiat 500X monopolizza tuttora il podio delle vendite. Mese dopo mese, però, la sua quota di mercato va restringendosi. Da inizio anno il totale delle vendite dell’azienda guidata da Mike Manley è pari a 386.946 auto, per una quota di mercato del 23,8%, scesa al 21,5% nel mese di ottobre. Nei 10 mesi il saldo è negativo del 10,52% se confrontato con il periodo gennaio-ottobre 2018, quando il gruppo aveva venduto 432.423 unità.
Se il nuovo tiene, l’usato soffre. A ottobre, sottolinea il ministero, ci sono stati 396.981 trasferimenti di proprietà di auto usate: -6,09% rispetto allo stesso mese del 2018. Nel complesso il volume globale delle vendite (553.832 macchine) ha interessato per il 28,32% auto nuove e per il 71,68% vetture usate.
Secondo il Centro Studi Promotor, il dato di ottobre rappresenta un «segnale indubbiamente positivo anche perché si inserisce in un quadro del mercato automobilistico che nel 2019 è stato finora caratterizzato da un andamento sfavorevole»». Ciononostante, prosegue la nota del Centro Studi Promotor, «il consuntivo dei primi dieci mesi dell’anno è ancora negativo. Si chiude infatti con 1.624.922 immatricolazioni e con un calo sul 2018 contenuto allo 0,85%. Potrebbero quindi esservi le condizioni per chiudere il 2019 quantomeno in pareggio rispetto all’anno scorso, cioè a quota 1,91 milioni di immatricolazioni o poco più, un livello che è comunque ancora al di sotto del 23,4% rispetto al massimo ante-crisi del 2007». (riproduzione riservata)

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