Nel mese di settembre la nuova produzione vita (polizze individuali) raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,6 mld, in calo (-7,2%), per il secondo mese consecutivo, rispetto allo stesso mese del 2018.

Secondo i dati riportati dalla statistica mensile dell’ANIA, da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 62,4 mld, uguale importo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il 59% delle imprese, rappresentative del 51% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2018 e il 59% delle imprese (per una quota premi pari al 51%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (0,0%). 

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 1,1 mld, importo in crescita, per il quarto mese consecutivo, rispetto al corrispondente mese del 2018, i nuovi affari vita complessivi a settembre sono stati pari a € 7,7 mld (-1,7% rispetto allo stesso mese del 2018) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 72,0 mld, in calo (-1,5%) rispetto al corrispettivo periodo dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di settembre i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,6 mld (il 70% dell’intera nuova produzione vita), in calo del 12,7% rispetto allo stesso mese del 2018; di questi, il 34% provengono da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano un aumento del 35,1% rispetto a settembre 2018. Da gennaio i premi di ramo I hanno raggiunto € 45,2 mld, il 12,4% in più rispetto all’analogo periodo del 2018, quando il ramo registrava un aumento molto più contenuto e pari al 6,1%.

Positivo invece l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, in crescita (+48,6%), per il quarto mese consecutivo, rispetto all’analogo mese del 2018, a fronte di un importo pari a € 70 mln, mentre da inizio anno il volume di nuovi premi (€ 947 mln) risulta ancora in calo (-2,6%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 29% del totale emesso nel mese di settembre, ha riguardato il ramo III (nella forma unit-linked) con un ammontare di € 1,9 mld, in aumento (+7,5%), per la prima volta da inizio anno, rispetto allo stesso mese del 2018; di questi, più della metà (54%) provengono da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unitlinked, in crescita del 24,7%. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 16,2 mld, il 23,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.

Le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) hanno registrato, anche nel mese di settembre, un ammontare premi in significativo aumento che, sommato a quello raccolto nei mesi precedenti, raggiunge da inizio anno un volume di oltre € 20 mln, con un incremento annuo del 77,1%.

I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati nel mese di settembre in aumento del 9,7% rispetto allo stesso mese del 2018, registrando da gennaio un ammontare pari a quasi € 80 mln, l’8,8% in meno rispetto a quanto raccolto nello stesso periodo del 2018. Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,4 milioni, in diminuzione del 10,2% rispetto al corrispondente periodo del 2018.

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di settembre i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino, dopo sette mesi consecutivi di raccolta negativa, in aumento rispetto allo stesso mese del 2018 (+6,8%), raggiungendo da gennaio un volume di € 886 mln, il 6,0% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Appena il 9% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui il 45% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (€ 363 mln), in crescita del 3,0%.

I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati nel mese di settembre, dopo quattro mesi consecutivi di variazione negativa, in crescita rispetto allo stesso mese del 2018, raggiungendo da gennaio un importo di € 611 mln, il 2,5% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; il 33% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in calo dell’1,2%.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato un ammontare pari a € 2,6 mld, in aumento del 30,9% rispetto allo stesso mese del 2018. Da gennaio tali prodotti sono ammontati a € 25,0 mld, il 40% dell’intera nuova produzione vita, con un incremento del 17,3% rispetto al 2018. Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 63% da premi afferenti al ramo I e per il restante 37% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per l’81% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta mediante prodotti multiramo, costituisce il 54% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I si arresta al 34% della nuova produzione complessiva di tale ramo.

I nuovi premi relativi a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, sono stati pari a poco più di € 13 mln, contro i € 67 mln raccolti nel mese di settembre 2018, che sommati a quelli dei mesi precedenti raggiungono da inizio anno quasi € 120 mln (lo 0,2% del new business totale), in forte calo (-93,3%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, anno in cui rappresentavano quasi il 3,0% del new business totale. Il 40% dell’ammontare cumulato da gennaio è stato stipulato tramite prodotti multiramo.

Da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 65% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 38.200, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 900 e € 6.750. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da 0,0% a -3,9%.

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