L’agriturismo è l’incontrastato campione del settore turistico. Negli agriturismi italiani si sono contate nel corso del 2018 ben 12,7 milioni di visite, portando a 1,3 miliardi di euro il fatturato, in crescita del 6,7% sull’anno precedente.

Inoltre, l’agriturismo risulta anche un traino per l’agricoltura di qualità, una delle componenti principali delle attività di supporto e secondarie che nel 2017 rappresentano il 22,4% del valore della produzione agricola nazionale. I dati emergono dal rapporto Istat sulle aziende agrituristiche.

Nonostante le flessioni registrate nel 2009 e 2012 – in una fase segnata da una forte crisi economico-finanziaria – l’andamento della produzione ha mostrato un trend positivo che riprende la sua crescita a partire dal 2013.

Nel 2018 le aziende agrituristiche autorizzate sono state 23.615 (+0,9% sul 2017). La dinamicità del settore si rileva anche dall’aumento del numero di Comuni che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%). Il 46% del totale, ovvero 10.934 aziende, si trova in Toscana (20%), il 13% nella Provincia Autonoma di Bolzano (13%), il 7% in Lombardia e il 6% in Veneto.

Tra il 2017 e il 2018 la dimensione economica del settore ha segnato una crescita del 2,5%: quasi il 77% del valore corrente della produzione è generato da aziende localizzate nel Centro e nel Nord-Est. In aumento anche il numero degli arrivi nelle strutture: nel 2018 sono state registrate 3,4 milioni di presenze (+0,2 milioni rispetto al 2017), di cui 1,8 milioni di nazionalità italiana e 1,6 milioni estera. L’incremento di clienti provenienti da altri Paesi è quasi più del doppio di quello domestico (8,6% contro 3,5%). Anche la permanenza negli agriturismo (numero medio di notti trascorse) è più alta per gli stranieri (4,8 notti contro le 3,1 degli italiani).

agriturismo