GIURISPRUDENZA

Autore: Redazione Assinews
ASSINEWS 313 – novembre 2019  

La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 18324 del 09.07.2019 offre un interessante spunto per affrontare il tema della chiarezza e comprensibilità dei contratti assicurativi. La vicenda riguarda un’azione di rivalsa dell’assicuratore della RCA nei confronti di un assicurato che aveva cagionato il sinistro in stato di ebbrezza. L’argomento trattato dalla Corte, tuttavia, ha valenza trasversale per tutte le tipologie di polizze assicurative.

Nel caso di specie, l’assicurato aveva sottoscritto un modulo di polizza con la previsione di una formula copertura massima, definita “super”, che prevedeva, tra l’altro, la rinuncia da parte della compagnia all’azione di rivalsa. Le condizioni generali di assicurazione, tuttavia, disponevano che la rinuncia alla rivalsa valesse solo in relazione a determinate ipotesi, tra le quali non rientrava la guida in stato di ebbrezza, che anzi era esclusa dalla copertura.

La compagnia, dopo aver risarcito il danno al terzo, agiva in rivalsa nei confronti dell’assicurato. Il Tribunale, tuttavia, rigettava la domanda ritenendo che la clausola che escludeva dall’oggetto del contratto la guida in stato di ebbrezza doveva ritenersi nulla in quanto vessatoria.

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