“Ci sono nella legge di Bilancio misure che incidono significativamente sul livello di tassazione del nostro settore, sia pure agendo prevalentemente sul profilo finanziario”.

Lo ha detto la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, nel corso di un’audizione alla Camera sulla legge di bilancio, sottolineando che “il settore assicurativo è uno dei maggiori contribuenti italiani. In media le compagnie di assicurazione versano ogni anno nelle casse dello Stato oltre 12 miliardi di imposte dirette e per conto degli assicurati. A ciò si aggiunge un prelievo sulle riserve vita, in vigore dal 2002, che costituisce un anticipo di imposta sui rendimenti corrisposti agli assicurati al momento della liquidazione. Tale credito ammonta oggi a oltre 8 miliardi di euro e risulta di difficile e incerta recuperabilità nel tempo”.

“E’ un livello di tassazione molto elevato nel confronto internazionale – ha proseguito – Peraltro, le imprese si trovano oggi a dover fronteggiare sfide epocali, trainate dalla rivoluzione della tecnologia dell’informazione, dall’esplosione dei dati da gestire, dai cambiamenti demografici. Stiamo per questo affrontando ingenti investimenti, soprattutto per un più efficace utilizzo delle nuove tecnologie”.

La presidente dell’Ania ha sottolineato che “il sostegno alla crescita è assolutamente vitale. Condividiamo pertanto l’obiettivo, enunciato nella Relazione al disegno di legge di bilancio, di promuovere la ripresa dell’economia italiana”.

Il settore assicurativo, ha proseguito, “è pronto a offrire il proprio contributo, sia come investitore istituzionale sia come gestore di rischi, allo sviluppo del Paese affinché le misure di sostegno alla crescita, già contenute nella legge di bilancio e nel decreto fiscale, possano essere potenziate”.

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