Dati Assogestioni: a ottobre registrati deflussi netti per 940 milioni di euro
Quelli aperti hanno chiuso il mese con un passivo di 4,36 mld. Dall’inizio dell’anno il saldo è solo un decimo rispetto a quello del 2017. Si salvano però i monetari
di Paola Valentini

I forti deflussi dei fondi comuni hanno mandato sotto la parità la raccolta del risparmio gestito in ottobre, mese che si è rivelato non facile per i mercati finanziari. In base alla mappa mensile di Assogestioni, l’associazione dell’asset management italiano, l’industria ha chiuso con un saldo netto di 940 milioni di euro dopo i 437 di settembre, per un totale da inizio anno di 12,89 miliardi. Un valore debole rispetto al 2017, quando sui dieci mesi il saldo era stato di 87,3 miliardi. Ma i fondi aperti hanno registrato un passivo di 4,36 miliardi, in peggioramento rispetto al saldo in rosso di 1,29 miliardi di settembre, con soli 5 miliardi nei dieci mesi a fronte dei 64,53 miliardi dello stesso periodo 2017. Male anche i fondi chiusi: -351 milioni dai +493 milioni di settembre (+1,32 miliardi da gennaio).
Invece le gestioni patrimoniali hanno ottenuto 3,77 miliardi (di cui -1,11 miliardi dal retail e +4,88 miliardi dagli istituzionali), risultato in aumento rispetto a settembre, quando hanno ottenuto 1,24 miliardi e nei dieci mesi 6,54 miliardi, anche in questo caso in frenata rispetto ai 21,79 dello stesso periodo 2017.

In totale il patrimonio gestito a fine ottobre è sceso a 2.020 miliardi (da 2.065) a causa della discesa dei listini oltre che dei riscatti. Il 50,8% è detenuto dai fondi comuni (1.025 miliardi) e il 48% dalle gestioni (971 miliardi). Quanto alle singole categorie di fondi aperti, i riscatti maggiori si sono concentrati sugli obbligazionari (-3,2 miliardi in ottobre e -22,69 miliardi da inizio anno), sui flessibili (-2,056 miliardi dai -660 milioni di settembre), sugli azionari (-786 milioni dai +520 di settembre con un saldo da gennaio di 4,81 miliardi). I fondi bilanciati hanno archiviato il mese a 190 milioni, risultato positivo per i fondi monetari con 1,56 miliardi rispetto ai 560 milioni di settembre.

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