L’aumento dello spread ha pesato anche sulla ricchezza delle famiglie. Secondo Bankitalia il calo dei titoli di stato ha determinato fra gennaio e giugno una riduzione del valore del 2%, poco meno di 85 miliardi di euro, e negli ultimi mesi il peggioramento dei corsi azionari e obbligazionari si è riflesso in un’ulteriore perdita di circa l’1,5%. Anche le banche risentono della situazione: il Cet1 è sceso di circa 60 punti base, di cui 40 nel secondo trimestre.

Particolarmente esposto al rischio sovrano è il settore assicurativo: altre forti svalutazioni, avverte via Nazionale, avrebbero effetti rilevanti sulla posizione di solvibilità delle compagnie.
Intanto, nel secondo trimestre, la quota di titoli pubblici italiani detenuta da investitori esteri si è ridotta di circa tre punti percentuali al 24%: è la variazione negativa più consistente dal 2012.

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