di Fabrizio G. Poggiani

Il cliente ottiene il rimborso dal legale incaricato soltanto se la strategia adottata dal professionista si rileva inadeguata sin dall’origine. Il giudice del merito non deve valutare le scelte difensive limitandosi all’esito del giudizio. Con la sentenza n. 26959/2017, la Suprema corte è intervenuta sulla prestazione d’opera professionale, relativamente a un incarico conferito per una convalida di sfratto per morosità e per l’assistenza stragiudiziale in un sinistro da incendio subito da un immobile di proprietà. I giudici aditi si sono occupati esclusivamente della pretesa responsabilità professionale del legale nel procedimento di sfratto, per la scelta del medesimo legale di ricorrere al detto procedimento, stante il fatto che per il cliente ricorrente la scelta di impugnare il rapporto locativo ha rappresentato un’errata attività, come strategia processuale.
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