Nel mese di ottobre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 7,0 mld, l’importo più alto degli ultimi quattro mesi,
con un incremento del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2016 (grazie anche al graduale inizio di commercializzazione dei PIR – Piani Individuali di Risparmio).

E’ quanto emerge dalla newsletter ANIA Trends.

Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 66,6 mld, in calo del 7,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Il 31% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 43% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2016 e che il 43% delle imprese, per una quota premi pari al 53%, ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed
extra-U.E..
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,3 mld, in calo del 18,8% rispetto a quanto raccolto a ottobre 2016, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,3 mld (+1,2% rispetto allo stesso mese del 2016), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 80,6 mld, il 7,0% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di ottobre i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,5 mld, il 63% dell’intera nuova produzione vita (6 punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese del 2016),
registrando una raccolta in significativa crescita rispetto ai quattro mesi precedenti ma ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2016 (-3,1%). Da gennaio i nuovi premi di ramo I sono ammontati a € 42,4 mld, in diminuzione del 19,9% rispetto all’analogo
periodo del 2016. Positivo, per la prima volta da inizio anno, risulta invece l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di ottobre ammontano a € 122 mln (il 2% dell’intera nuova produzione), importo raddoppiato rispetto a quello registrato nei due mesi precedenti e in aumento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2016; da inizio anno il volume di nuovi premi ha raggiunto un importo pari a € 1,1 mld, il 21,0% in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di ottobre ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un ammontare pari a € 2,5 mld (il 35% dell’intero new business, sei punti percentuali in più rispetto all’analogo mese del 2016) e un incremento annuo del 26,6%; da gennaio la raccolta di nuovi affari è ammontata a € 22,9 mld, in crescita del 33,2% rispetto all’analogo periodo del 2016.

I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali sono stati pari a € 132 mln (il 2% dell’intera nuova produzione vita), l’ammontare più alto da inizio anno, in crescita del 4,1% rispetto a ottobre 2016, raggiungendo da gennaio un ammontare
pari a € 1,1 mld, il 5,9% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Nel mese di ottobre i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a € 61 mln (l’1% del totale new business), in aumento del 4,1% rispetto allo stesso mese del 2016. Da inizio anno tali polizze hanno raggiunto un importo di € 614 mln, il 13,6% in più rispetto ai primi dieci mesi dell’anno precedente; il 28% di questo ammontare, pari a € 170 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, in aumento del 16,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 3,4 milioni, in aumento del 6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Ancora con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 63% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di quasi € 28.950 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio di circa € 1.500 e € 4.750.

Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – il decremento del volume premi da inizio anno passerebbe da -7,1% a -11,5%.

Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’86% dei nuovi premi emessi. La ripartizione dei premi per canale e per tipologia di premio evidenzia anche come le suddette reti abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di premi periodici.