di Paola Valentini
A ottobre le polizze vita hanno raccolto 7 miliardi, l’importo più alto degli ultimi quattro mesi, con un incremento del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2016, interrompendo grazie anche all’effetto Pir il calo mensile che durava da inizio 2016. E’ quanto sottolinea l’Ania, l’associazione italiana delle compagnia di assicurazione, nella sua statistica mensile sulla nuova produzione vita nel settore delle polizze individuali.

In autunno infatti è entrata nel vivo la commercializzazione dei primi contratti vita legati ai Piani Individuali di Risparmio, i quali sono stati lanciati in ritardo sul mercato rispetto ai fondi comuni (che invece hanno potuto debuttare subito dopo l’entrata in vigore della normativa a inizio anno) per via dell’attesa alcuni chiarimenti legislativi in materia.

Se a ottobre la raccolta totale è tornata a salire (dal 2016 in avanti la varizaione era stata positiva soltanto nel febbraio dello scorso anno, +1%, e l’agosto scorso, +19,4%) nei dieci mesi però i nuovi premi vita emessi risultano ancora in calo del 7,1% sullo stesso periodo del 2016 a quota 66,6 miliardi.

Considerando anche la raccolta del campione delle imprese Ue, pari a 1,3 miliardi, -18,8% rispetto a quanto raccolto a ottobre 2016, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a 8,3 miliardi (+1,2% rispetto allo stesso mese del 2016), mentre da inizio anno hanno raggiunto 80,6 miliardi, il 7% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016.

Per quanto riguarda le compagnie italiane ed extra Ue, a ottobre sono sempre le polizze vita di ramo I (legate alle gestioni separate) a conqusitare la fetta maggiore della raccolta con 4,5 miliardi, il 63% dell’intera nuova produzione vita, in significativa crescita rispetto ai quattro mesi precedenti (quando si erano attestati tra i 3,5 e i 4 miliardi) ma ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2016 (-3,1%).

Da gennaio i nuovi premi di ramo I sono stati pari a 42,4 miliardi, in diminuzione del 19,9% rispetto all’analogo periodo del 2016 ma in netto miglioramento visto che nei precedenti mesi del 2017 queste polizze hanno visto la loro raccolta scendere tra il 25 e il 35% (sempre rispetto al corrispondente periodo 2016). A far riprendere i flussi verso le ramo I potrebbero essere anche le novità varate dall’Ivass per dare maggiore flessibilità alla gestione anche in vista di un possibile rialzo dei tassi.

E così le compagnie potrebbero tornare a cavalcare questi prodotti ai quali negli ultimi anni le unit hanno rubato la scena. Per via di un minore impatto sui coefficienti patrimoniali di bilancio, dopo l’entrata in vigore dalla normativa Solvency II le assicurazioni hanno infatti spinto su queste ultime mettendo da pare le tradizionali polizze di ramo I.

Seppur modesto, inoltre, per la prima volta da inizio anno il livello della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V risulta positivo. Questi prodotti hanno ottenuto 122 milioni, il 2% dell’intera nuova produzione, importo raddoppiato rispetto a quello registrato nei due mesi precedenti e in aumento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2016. Ma da inizio anno il volume di nuovi premi ha raggiunto un importo pari a 1,1 miliardi, il 21% in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

La quota restante della nuova produzione vita emessa nel mese di ottobre ha riguardato quasi esclusivamente le polizze di ramo III nella forma unit-linked, con un ammontare pari a 2,5 miliardi (il 35% dell’intero new business, sei punti percentuali in più rispetto all’analogo mese del 2016) e un incremento annuo del 26,6%. Da gennaio la raccolta di nuovi affari di queste polizze che hanno come sottostanti fondi o sicav è stata pari a 22,9 miliardi, in crescita del 33,2% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Quanto ai canali distributivi, da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali è relativo l’86% dei nuovi premi emessi, collocando quasi esclusivamente premi unici mentre gli agenti raccolgano anche una quota significativa di premi periodici.
Fonte: logo_mf