di Anna Messia
Il primo a vederci lungo è stato Carlo Messina. L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo nelle settimane scorse ha fatto sapere che la banca da lui guidata, già leader in Italia nelle polizze Vita, punterà ora a raggiungere la pole position anche nel comparto Danni, dove oggi occupa solo la quindicesima posizione con una quota di mercato di poco più dell’1%. E in effetti, a sentire gli analisti, le migliori opportunità di guadagno e crescita nel settore assicurativo negli anni a venire si presenteranno proprio per le polizze Danni distribuite in filiale. Prodotti che appaino destinati a svilupparsi a doppia cifra percentuale allo sportello da qui al 2019, rosicchiando quote di mercato agli agenti di assicurazione. Già il 2017, secondo le analisi di Prometeia, dovrebbe chiudersi con uno sviluppo importante per le polizze Danni vendute in filiale. Le previsioni della società di analisi considerano in particolare il ramo Danni escluso l’Rc Auto e le stime di chiusura dell’anno in corso parlano di una crescita dei premi collocati da sportelli e consulenti finanziari del 21,8%, incremento che consentirà a questo canale di superare il tetto dei 2 miliardi di euro. Decisamente di più di quanto dovrebbe crescere l’intero mercato Danni non auto, che quest’anno, se le attese di Prometeia verranno confermate, aumenterà di circa il 2,5%. Se da una parte il mercato Vita arranca considerando che nei primi otto mesi del 2017 la raccolta è stata di 54,2 miliardi, in calo dell’8,8% (dati Ania), lo sviluppo più significativo arriverà quindi proprio dalle polizze Danni che vengono collocate in filiale. Un canale che ha anche buone prospettive di redditività oltre che di crescita dei volumi, aggiunge Fabio Carniol, amministratore delegato di Helvetia Vita e di Chiara Assicurazioni. «Nonostante i costi distributivi in banca siano piuttosto elevati il loss ratio (la percentuale dei sinistri pagati, ndr) è piuttosto basso e anche i costi amministrativi sono contenuti», osserva il manager. «Per questi motivi il combined ratio del Danni in filiale è in media del 90% consentendo di mantenere una buona redditività». A crescere, sempre secondo l’analisi Prometeia, sarà in particolare la raccolta delle polizze Danni legate a prestiti e mutui (Cpi), che quest’anno aumenterà di oltre il 28% a 825 milioni. Ma anche le polizze stand alone sono destinate a crescere: le previsioni di chiusura 2017 sono di una raccolta di 1,18 miliardi, in aumento del 17,4%.
Si tratta insomma di un mercato promettente su cui la stessa Chiara Assicurazioni ha puntato chiudendo i primi sei mesi dell’anno con una raccolta di oltre 20 milioni, in aumento del 27%. «Abbiano appena lanciato un nuovo prodotto multirischio per il segmento small business tramite canale bancario, Al lavoro con Chiara», conclude Carniol, che anche per l’intero 2017 prevede un un aumento dei premi di Chiara Assicurazioni di oltre il 25%. (riproduzione riservata)
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