di Francesco Ninfole
Il Parlamento Ue ha accolto gli emendamenti proposti dall’Abi sul capitale richiesto alle banche per mutui e prestiti da cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Nella bozza del nuovo regolamento sui requisiti patrimoniali (Crr), scritta in prima battuta in tedesco dal relatore Peter Simon, la ponderazione (risk-weight) sui mutui è stata portata dal 35 al 20% per i finanziamenti con loan-to-value inferiori al 75% (art. 125 Crr). Ciò vuol dire che, se la bozza sarà votata in via definitiva dal Parlamento e dal Consiglio Ue, le banche avranno un minore assorbimento di capitale per i mutui meno rischiosi. Lo stesso per quanto riguarda i finanziamenti derivanti dalla cessione del quinto di stipendio o della pensione: la ponderazione è stata abbassata dal 75 al 35% (art. 123). Sul capitale l’Abi ha presentato emendamenti anche riguardo all’estensione del fattore di supporto per i prestiti alle pmi (Sme supporting factor), già incluso nella proposta della Commissione. Inoltre l’associazione ha proposto la sterilizzazione degli effetti negativi derivanti da cessioni straordinarie di crediti deteriorati sul calcolo dei requisiti di capitale (attraverso la «loss given default»). Entro fine anno l’Ue dovrebbe raggiungere un accordo di massima su questi temi. Riguardo invece alla direttiva sulle risoluzioni bancarie (Brrd), Abi ha presentato emendamenti che chiedono tra l’altro la non retroattività del bail-in e una fase transitoria nella quale computare ai fini Mrel parte delle passività già sul mercato. (riproduzione riservata)
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