Nei primi nove mesi del 2017 la maggior parte della nuova produzione vita è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’86% dei nuovi premi emessi.

La ripartizione dei premi per canale e per tipologia di premio evidenzia anche come le suddette reti abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti agenziali raccolgano  anche una quota significativa di premi periodici. Calcolando i premi da inizio anno mediante la misura APE, lo scostamento della quota raccolta dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti bancarie, postali e finanziarie passa
dall’86% all’80% mentre quella afferente alle reti agenziali sale dal 13% al 19%.

Sportelli bancari e postali
Gli sportelli bancari e postali hanno collocato nel mese di settembre un ammontare di nuovi premi pari a € 4,1 mld (il 75% dei nuovi affari vita), l’ammontare più basso da inizio anno, in calo del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2016; da gennaio il volume di nuovi affari ha raggiunto un importo pari a € 42,1 mld, l’11,1% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016.

Relativamente al ramo I, gli sportelli bancari e postali hanno contabilizzato nel mese una
raccolta di nuovi premi pari al 69% della nuova produzione dell’intero canale, tornando a registrare, dopo l’eccezionale variazione positiva del mese precedente, un calo (-10,5%) rispetto a settembre 2016. Da gennaio la nuova produzione del ramo I ha raggiunto un ammontare pari a € 29,6 mld, il 21,5% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Di trend opposto l’andamento del new business afferente a polizze di ramo V che, seppur su importi piuttosto contenuti, osserva nel mese di settembre una raccolta superiore (+7,1%) a quella dello stesso mese del 2016 e pari a neanche l’1% della raccolta
mensile del canale, totalizzando da inizio anno un volume di nuovi affari di € 370 mln, in calo del 38,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

La restante quota (30%) di nuova produzione è rappresentata essenzialmente dal comparto linked (composto da unit-linked, prevalentemente fondi di tipo “classico”, senza forme di protezione finanziaria o di garanzia di rendimento minimo) che anche nel mese di settembre registra un discreto incremento rispetto allo stesso mese del 2016 (+21,4%). Da gennaio i nuovi premi di ramo III sono ammontati a € 12,1 mld, consolidando una crescita del 33,8% rispetto a quanto intermediato nell’analogo periodo dell’anno precedente.

I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali, per la maggior parte afferenti a polizze PIP, hanno registrato, per il secondo mese consecutivo, un importo superiore (+7,7%) a quello raccolto nello stesso mese del 2016, raggiungendo da
inizio anno un ammontare pari a € 449 mln, in crescita dell’11,5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio distribuiti dagli sportelli bancari e postali osservano nel mese di settembre una raccolta in calo del 5,3% rispetto allo stesso mese del 2016, mentre da gennaio l’ammontare di nuovi affari è pari a € 427 mln, il 77% dell’intero ammontare dei premi di nuova produzione di tali forme, in aumento del 7,2% rispetto all’analogo periodo del 2016. Il 15% di questo ammontare, per un importo pari a € 65 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, in aumento del 12,1% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Agenti e Agenzie in economia
Nel mese di settembre gli agenti e le agenzie in economia hanno collocato un volume di nuovi premi pari a € 710 mln, in aumento, dopo la variazione negativa del mese precedente, del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2016: nel dettaglio, per i primi si è registrato un importo in crescita del 2,6%, con una quota di mercato pari al 10%, mentre per le seconde (che distribuiscono il 3% dell’intera nuova produzione) vi è stato un
incremento del 5,6%.

Da inizio anno la nuova produzione dell’intero canale agenziale ha raggiunto € 7,9 mld, importo in calo del 3,3% rispetto all’analogo periodo del 2016.
Nel mese di settembre la rete agenziale complessiva ha intermediato principalmente prodotti di ramo I per oltre il 70% del volume di nuovi premi dell’intero canale, in diminuzione del 10,8% rispetto allo stesso mese del 2016; da gennaio la contrazione
della nuova produzione afferente a tale ramo si è attestata a -16,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, per un importo pari a € 5,4 mld.
La raccolta mensile dei nuovi premi di ramo V è risultata pari al 3% dell’intera nuova produzione del canale, più che dimezzata rispetto allo stesso mese del 2016; da inizio anno il volume emesso è stato pari a € 587 mln, con una contrazione dell’11,8% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
La restante quota di nuova produzione mensile (25%) è costituita essenzialmente dalla componente unit-linked, che registra nel mese di settembre il più alto incremento da inizio anno (+155,0%) rispetto allo stesso mese del 2016, raggiungendo da gennaio un ammontare pari a € 1,9 mld, circa l’80% in più rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente.
Le forme pensionistiche individuali hanno registrato un ammontare di nuovi premi/contributi pari al 7% dell’intera raccolta del canale, in crescita, dopo la variazione negativa del mese precedente, rispetto a settembre 2016, attestandosi da gennaio a un
volume di € 389 mln, pressappoco stazionario (-0,4%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Anche nel mese di settembre i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio (l’1% della nuova produzione del canale) sono risultati in aumento rispetto allo stesso mese del 2016, raggiungendo da inizio anno un importo pari a € 84 mln (intermediati quasi totalmente dal canale agenti), con un incremento del 25,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La quasi totalità di queste polizze, pari a un ammontare di € 78 mln, viene commercializzata attraverso polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, con volumi in aumento del 21,7% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede
Nel mese di settembre il canale consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ha
intermediato un volume di nuovi premi pari a € 635 mln, l’importo più basso da inizio anno, pari al 12% dell’intera nuova raccolta e in calo del 13,5% rispetto allo stesso mese del 2016; nei primi nove mesi dell’anno la nuova produzione del canale ha raggiunto un volume premi pari a € 9,1 mld, pressappoco stazionario rispetto a quanto collocato nell’analogo periodo dell’anno precedente.
I nuovi premi di ramo I hanno rappresentato oltre il 30% del totale mensile distribuito dal canale, con un ammontare che torna in calo (-9,9%) rispetto allo stesso mese del 2016, dopo la crescita occasionale del mese di agosto; nei primi nove mesi dell’anno
la nuova produzione raggiunge un volume pari a € 2,7 mld, in diminuzione del 31,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
La parte rimanente dei nuovi affari (69%) è costituita essenzialmente da premi di ramo III, esclusivamente di tipo unit-linked, che nel mese di settembre, a fronte della raccolta più contenuta da inizio anno, osservano un decremento del 14,5% rispetto allo stesso mese del 2016; da gennaio tali polizze sono ammontate a € 6,4 mld, con un incremento del 24,9% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
Nel mese di settembre le nuove polizze di capitalizzazione (ramo V) hanno osservato una scarsa commercializzazione, attestandosi da inizio anno a un importo di appena € 13 mln, in significativo calo (-45,3%) rispetto all’analogo periodo del 2016.
I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali (in larga parte prodotti PIP) hanno registrato l’importo più alto da inizio anno, circa 15 milioni di nuovi premi, in aumento del 57,8% rispetto a settembre 2016; nei primi nove mesi dell’anno hanno intermediato un ammontare di nuovi affari pari a € 76 mln, con un incremento dell’11,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Nel mese di settembre i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati ancora abbastanza contenuti, raggiungendo da gennaio un ammontare pari a circa € 7 mln, il 35,7% in più rispetto all’analogo periodo del 2016. Il 32% di queste forme viene commercializzato attraverso polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, con volumi in calo dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Fonte: ANIA Trends