L’ipo americana di Axa è pronta. La compagnia assicurativa francese ha depositato presso la Sec, la Consob a stelle e strisce, i documenti preliminari per lo sbarco in borsa delle operazioni Usa del ramo vita. La società ha spiegato che l’Ipo darà maggiore flessibilità alla divisione americana, che include Axa Equitable Holdings e una quota di maggioranza nel fund manager AllianceBernstein. La parte di AllianceBernstein non controllata da Axa rimarrà un’entità separata quotata.

In vista dell’operazione, che dovrebbe andare in porto nel primo semestre del 2018, il debito interno di Axa Usa nei confronti di Axa sarà convertito in mezzi propri per circa un miliardo di dollari (847 mln euro). La quotazione si ricollega alla scarsa redditività del settore delle assicurazioni, in un periodo in cui i tassi di interesse sono bassi. Axa punta a raccogliere 100 milioni di dollari (84,7 mln euro), mentre non è ancora chiaro su quale listino saranno negoziati i titoli.

Axa ha inoltre confermato gli obiettivi del piano strategico Ambition 2020. È attesa una crescita dell’utile per azione sottostante fra il 3 e il 7% nel 2020 e un ritorno rettificato sul capitale tra il 12 e il 14% nel 2016-2020, con un ratio Solvency II fra 170 e 230%.

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