Un recente report OCSE esamina il fenomeno dell’ “Insurtech”, le modalità del suo finanziamento e le strategie con cui gli assicuratori tradizionali stanno reagendo alle nuove “start-up” che entrano nel mercato.

La pubblicazione fa parte di un più ampio progetto di ricerca dell’OCSE sugli effetti di Fintech e Insurtech su crescita e sviluppo economico.

Insurtech è un termine utilizzato sia per descrivere le nuove applicazioni dell’economia digitale sia le conseguenti, profonde trasformazioni dell’attività assicurativa.

Alcune delle applicazioni innovative possono consentire l’ampliamento dell’ambito di assicurabilità dei rischi.  Da esse derivano anche profonde trasformazioni in tutte le fasi del processo produttivo del settore, dalla distribuzione delle polizze alla fase di gestione dei sinistri.

Strumenti quali l’analisi dei Big Data o i portable devices,  per contro, possono comportare pericoli sul piano della protezione dei consumatori e della privacy.

Alle enormi potenzialità dell’Insurtech si accompagna, quindi, la necessità di gestirne i rischi, il che è possibile solo con una corretta e moderna regolamentazione.

Una nuova regolamentazione dovrà contemperare diverse esigenze: da una parte, promuovere l’ingresso di operatori innovativi nel mercato; dall’altra, permettere che l’innovazione si traduca in benefici per i clienti, evitando la creazione di posizioni dominanti.

Il report analizza alcuni case studies relativi all’applicazione dell’economia digitale al settore assicurativo.  Vengono esaminate alcune delle più recenti start-up promosse attraverso società di venture capital (come Friend InsuranceLemonadePolicygenius) e alcuni esempi di applicazione di nuove tecnologie quali Blockchain,  Robo-Advice e Data Aggregation.

Il report può essere letto qui.

Fonte: ANIA