E con Generali Welion nasce il welfare integrato
di Tommaso Marchi

Le piccole e medie imprese italiane sono sempre più attente al welfare aziendale: sanità integrativa, conciliazione vita-lavoro, sostegno alla maternità, iniziative sul territorio, ma anche attività per il tempo libero e la cultura, sono le aree del welfare cresciute più velocemente nell’ultimo anno.

Tra i fattori chiave per la crescita del welfare nelle pmi italiane, spiccano la conoscenza delle normative, degli incentivi e degli strumenti, accanto alla possibilità di aggregarsi in reti d’impresa.

è quanto emerge dal Rapporto 2017 – Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia con la partecipazione delle maggiori confederazioni italiane (Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio e Confprofessioni) e realizzato da Innovation Team-Gruppo Mbs Consulting. L’indagine nelle prime due edizioni ha analizzato il livello di welfare in più di 5 mila Pmi italiane. Per l’elaborazione del Rapporto 2018, a novembre è stata avviata la terza edizione della ricerca, aperta a tutte le Pmi fino a mille dipendenti.

In effetti, il settore del welfare integrato in Italia, sulla scia dei vantaggi fiscali previsti dalle ultime leggi di stabilità, si conferma in forte crescita, pur a fronte di tassi di adesione ancora bassi. Si stima che siano 7,5 milioni gli iscritti a fondi sanitari, pari al 33,6% degli occupati. Dal 2015 al 2016 la raccolta premi del mercato assicurativo salute in Italia è cresciuta dell’8%.

Sul fronte della previdenza, il numero degli iscritti è di 7,8 milioni, pari al 34,2% degli occupati. Sono circa 750.000 (solo il 3,3% della popolazione occupata) le persone coperte da Ltc (Long Term Care) nell’area della non autosufficienza. In tema di flexible benefit, nel biennio 2015/16 il 21% delle aziende ha attivato iniziative di welfare.

In questo contesto di mercato in forte crescita, Generali Italia dà vita a Welion, nuova società di servizi che si occuperà di welfare integrato: dalla salute ai flexible benefit, un mondo di servizi innovativi e semplici da fruire per dare più valore alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Generali Italia punta così a consolidare la propria leadership in un business strategico, quale è il welfare integrato, che per la Compagnia, in Italia, vale complessivamente 3 miliardi di premi (dato al 2016), di cui circa 500 milioni nel segmento salute, e 1,8 milioni di clienti. Con Welion, che conta di assumere oltre 100 giovani entro il 2019, Generali Italia investirà fino a 50 milioni di euro nel prossimo triennio, al fine di migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi nel settore salute e welfare. La società punta a gestire le prestazioni e i network sanitari, incrementando i livelli di servizio e supportando il rapporto tra pazienti e medici. Un secondo obiettivo è quello di offrire servizi di consulenza e gestione di welfare aziendale anche attraverso piattaforme, sia proprietarie sia in partnership, di employee benefit per i dipendenti delle imprese. Infine, Welion mira a creare nuovi servizi personalizzati anche «non assicurativi» – quali carte servizi, accesso al network, percorsi di cura – per i 10 milioni di clienti in Italia. «Forti della nostra expertise nel welfare integrato», afferma l’amministratore delegato Andrea Mencattini, «grazie ai vasti programmi di welfare che applichiamo ai nostri 15 mila dipendenti, alla conoscenza del mercato con Welfare Index Pmi e alla nostra ampia offerta assicurativa, attraverso Generali Welion offriamo consulenza e servizi di gestione su tutte le iniziative di welfare integrato: sanità, previdenza, non autosufficienza, flexible benefit». Attraverso le nuove tecnologie e lo sviluppo di partnership strategiche e collaborazioni con start up, Generali Welion offrirà soluzioni all’avanguardia nel mondo della salute individuale e del welfare aziendale.
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