di Anna Messia
Generali chiude i primi nove mesi del 2017 con un utile netto di 1,463 miliardi, in calo del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2016 ma sopra il consensus che si attestava a 1,427 miliardi. Il risultato ha risentito in particolare della cessione delle attività olandesi, annunciata lo scorso settembre e comprensiva di minusvalenza e dell’utile di periodo. Senza l’effetto di tale operazione l’utile netto del gruppo risulta invece in crescita del 7,2% a 1,864 miliardi, ha spiegato ieri il cfo del gruppo assicurativo Luigi Lubelli sottolineando l’ottimo andamento della redditività del ramo Danni e di quello Vita. Il combined ratio del Danni, in particolare, «si è mantenuto a ottimi livelli, al 93% (+0,7%, ndr), nonostante l’impatto delle catastrofi che hanno pesato per l’1,8%», ha aggiunto, mentre il Vita ha mostrato una «redditività della nuova produzione in crescita dell’1,6%, con il new business margin al 4,2%», grazie anche alla crescita della raccolta in polizze unit linked. Superiore alle attese degli analisti è stato il dato sulla solvibilità; l’Economic Solvency Ratio ha raggiunto il 215%, oltre il doppio del minimo regolamentare.

I numeri hanno spinto diversi analisti a domandarsi se Generali sia in grado di alzare le stime sui dividendo rispetto a quanto indicato nel 2015-2018, ossia cedole cumulate per 5 miliardi e 7 miliardi di generazione di cassa. «Manteniamo l’obiettivo di un pagamento totale di 5 miliardi entro l’anno 2019 (attualmente si è a circa 2,5 miliardi, ndr), cioè compresi i risultati degli anni 2017 e 2018», ha risposto Lubelli, aggiungendo però che il Leone continuerà a spingere per aumentare la generazione di cassa ed eventuali stime al rialzo potranno essere annunciate in occasione dell’aggiornamento sul piano industriale, previsto per fine 2018.

Tornando al bilancio dei nove mesi, il risultato operativo della compagnia da Philippe Donnet si è confermato a 3,6 miliardi di euro. Il roe operativo annualizzato è al 13,2%, anche questo caso in linea con i target del piano (ossia superiore al 13%). Mentre la redditività degli investimenti a conto economico si attesta al 2,5% (2,6% nei 9 mesi 16). La riduzione dei costi, le minori svalutazioni e la diminuzione del costo del debito finanziario (pari oggi a 12 miliardi) completano il quadro della performance positiva del periodo. Parlando del piano di dismissione da 1 miliardo di asset non più core, arrivato a circa 350 milioni, il cfo della compagnia triestina ha annunciato poi che procede come previsto e che l’eventuale cessione della tedesca Generali Leben, ora in run off (ovvero senza sviluppo di nuovo business), sarà tenuta fuori dal calcolo del miliardo promesso al mercato. Sempre riguardo alle attività all’estero, Lubelli ha poi aggiunto che Generali punterà ad aumentare la capacità distributiva in Asia, area che registra tassi di new business value molto incoraggianti, a partire dalla Cina. Mentre per quanto riguarda le attività in Francia, da giugno scorso affidate alla guida di Jean-Laurent Granier, ha annunciato la volontà di selezionare i canali di vendita tenendo conto della profittabilità, aggiungendo che c’è la volontà di rafforzare la rete delle agenzie nel Paese procedendo con una crescita interna.

Il cfo non ha invece voluto fornire indicazioni in merito all’intenzione o meno della compagnia di presentare una lista di minoranza in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione di Mps , previsto in occasione dell’assemblea dei soci che si terrà il 18 dicembre. Forte di una partecipazione del 4,319% post-aumento riservato al ministero dell’Economia e a seguito del burden sharing che ha determinato la conversione in azioni ordinarie dei circa 400 milioni di euro del bond subordinato che deteneva, Generali è oggi il primo socio privato di Mps . Nelle scorse settimane Donnet aveva lasciato intendere la volontà di porsi come socio attivo. Per quanto riguarda infine la reazione degli analisti ai conti, Equita sim ha confermato sul titolo Generali la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 16,5 euro, mentre Ubs ha rinnovato il buy e il prezzo obiettivo a 16,5 euro. Anche per Kepler Cheuvreux è buy ma con un prezzo obiettivo a 18 euro. Da segnalare infine che ieri a Piazza Affari le azioni di Generali hanno chiuso a 15,56 euro, in flessione dello 0,5%. (riproduzione riservata)

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