Dall’analisi delle interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito da CRIF, nel mese di ottobre risulta evidente l’incidenza del calo delle surroghe sull’andamento complessivo delle richieste di mutui (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), che fanno registra un’ulteriore flessione pari a -20,4% rispetto allo stesso mese del 2016. Nel 2016, quando i mutui di sostituzione ancora vantavano un peso significativo sull’intero comparto, ottobre era stato un mese record.

Decisamente più incoraggiante la dinamica dell’importo medio richiesto, che si conferma in crescita attestandosi a 125.449 Euro.

Per quanto riguarda il valore dei mutui richiesti, in ottobre si conferma il trend di moderato incremento, con l’importo medio che si attesta a 125.065 Euro, in crescita del +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e sostanzialmente in linea con i primi 9 mesi del 2017.

Relativamente alla distribuzione per fasce di importo, nel periodo che va da gennaio a ottobre 2017 le richieste di mutuo hanno visto una preferenza per la classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,3% del totale.

Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, in generale si nota uno spostamento delle richieste sotto i 100.000 Euro (-1,0 punti percentuali, pur mantenendo un’incidenza pari al 47,3% sul totale) verso quelle superiori ai 150.000 Euro.

Anche per quanto riguarda la distribuzione delle richieste in base alla durata le preferenze degli italiani sembrano confermate: nella classe compresa tra i 16 e i 20 anni si concentra, infatti, la quota maggiore di richieste, pari al 24,5% del totale (+0,4 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 22,1%.

In linea generale, rispetto allo scorso anno si osserva una sempre maggiore propensione verso piani di rimborso più lunghi (+2,9 punti percentuali per le classi di durata superiori ai 15 anni), mentre quelli inferiori ai 10 anni (di sovente associati a surroghe e sostituzioni) sono indicati solamente nell’11,4% delle richieste totali.

In merito alla distribuzione di domande per fasce di età del richiedente, la classe compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 35,1% del totale, seppur in calo di -0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.

Le altre classi rimangono pressoché stabili, con un leggero aumento (+0,4 punti percentuali) dell’incidenza di quella compresa tra i 45 e i 54 anni.