di Simona D’Alessio

Assicurazione per responsabilità civile professionale a misura di medico (dipendente, convenzionato, o impegnato nell’esercizio della libera attività) e di specializzazione: è l’obiettivo che intendono raggiungere Enpam (Ente previdenziale dei «camici bianchi») e Fnomceo (Federazione degli ordini di categoria). E, nel frattempo, la Cassa sanitaria, forte del «patrimonio più elevato» fra gli istituti privati italiani (20 miliardi di euro), ha le «mani legate», non potendo, per vincoli normativi, «liberare risorse». E «garantire meglio» gli iscritti. Alla celebrazione per gli 80 anni dell’ente, ieri a palazzo Santa Chiara, a Roma, il presidente Alberto Oliveti ha gettato un ponte fra presente, passato e futuro: attualmente, vengono corrisposte prestazioni previdenziali per «oltre un miliardo e mezzo all’anno» ai «106.000 pensionati» fra medici e dentisti, mentre gli associati in attività hanno raggiunto quota 362.000; la platea, inoltre, beneficia delle opportunità del progetto «Quadrifoglio» (i cui quattro pilastri sono «credito agevolato, previdenza complementare, fondo sanitario integrativo e rischi professionali e biometrici»). Ma sotto l’ombrello dell’Enpam possono trovare riparo pure gli studenti del V e VI anno dei corsi di laurea in medicina e odontoiatria, cui una norma della passata legge di bilancio consente l’iscrizione.

È proprio per incentivare lo sviluppo delle carriere giovanili che Oliveti vorrebbe mettere a frutto una quota parte del risparmio previdenziale: l’ammontare del patrimonio supera la riserva che un ente deve avere da parte (pari a cinque volte le pensioni da pagare in un anno); se, pertanto, venisse permesso di «superare la logica del saldo corrente», non si imporrebbero «sacrifici» alle nuove generazioni di medici per mantenere in equilibrio entrate e uscite. Ad avvalorare la tesi pure le parole dell’attuario Micaela Gelera, che invita a tenere in considerazione la discesa dei redditi dei giovani, che «induce a pensare che non ci sia per loro indipendenza economica» con non buoni riflessi sull’adeguatezza della futura prestazione. Nel frattempo, come accennato, una volta giunti i decreti attuativi della legge 24/2017 sulla responsabilità sanitaria (voluta dall’esponente del Pd Federico Gelli), presumibilmente a gennaio del 2018, Fnomceo ed Enpam potranno lavorare insieme sull’assicurazione per responsabilità civile, cercando «sul mercato in maniera trasparente, penso con delle gare, il prodotto giusto, equilibrato ed appropriato per la singola tipologia professionale», ha concluso Oliveti.

Fonte: