Parte il riassetto della controllata Postecom
Poste italiane ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 807 milioni di euro, in crescita del 29,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. I ricavi sono aumentati del 7,6% a 25,7 miliardi e l’utile operativo è balzato del 28,6% a 1,196 mld. Le masse gestite-amministrate sono ammontate a 493 miliardi di euro, con un miglioramento del 3,6% dallo scorso dicembre.

La posizione finanziaria netta industriale risultava in avanzo di 274 milioni rispetto ai 307 mln di fine 2015.

«A un anno dalla quotazione, Poste italiane chiude i primi nove mesi del 2016 con risultati in netta crescita di fatturato e margini, accelerando nel processo di sviluppo e innovazione che abbiamo definito nel piano industriale», ha commentato l’a.d. Francesco Caio. «Sono risultati che confermano la validità delle nostre scelte strategiche e la capacità del gruppo di attuarle con efficacia nell’ambito del profondo processo di cambiamento avviato, e che pongono basi molto robuste per ulteriori possibilità di sviluppo e crescita, sia organica che attraverso alleanze e acquisizioni. In questa prospettiva, nel terzo trimestre, Poste ha acquisito il 15% di Sia, un operatore di eccellenza nel settore dei pagamenti e delle transazioni digitali: un mercato in grande evoluzione, in cui il gruppo intende rafforzare la sua presenza e perseguire ulteriori opportunità di crescita e di creazione di valore. Nell’ultimo trimestre proseguiremo su un percorso di consolidamento dei risultati e, come negli esercizi precedenti, verranno accantonati i costi per il processo di trasformazione a piano per il 2017».

Rispondendo alla domanda di una analista sulla possibilità di perseguire la crescita per acquisizioni senza andare a influenzare la distribuzione del dividendo, l’amministratore delegato di Poste ha detto che c’è lo spazio per agire, «abbiamo i margini per fare del leverage sul nostro bilancio. Inoltre il gruppo vuole perseguire la crescita nell’asset management.

Intanto il cda ha deliberato l’operazione di riassetto societario della controllata Postecom. Essa si articola con la scissione parziale di Postecom in favore di Postel, anch’essa interamente controllata da Poste, del ramo d’azienda relativo alle attività connesse alla partecipazione di Postecom in PatentiViaPoste e nel consorzio Poste motori; quindi la fusione per incorporazione di Postecom in Poste italiane. La delibera è stata presa dal board e non dall’assemblea, in quanto si tratta di una scissione parziale e di una fusione per incorporazione semplificate, essendo entrambe condotte con società interamente controllate.

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