Solvency II, la nuova normativa europea del settore assicurativo, nel complesso, favorisce le compagnie italiane che «in alcuni casi, particolarmente nel ramo vita, grazie al nuovo meccanismo di calcolo della solvibilità, hanno registrato una crescita dell’indice di copertura dei rischi dal 140-150% al 350%»: lo ha detto il direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni), Salvatore Rossi, durante la presentazione della guida semplificata per comprendere la nuova regolamentazione prudenziale comunitaria.

«Visti gli strumenti ancora non perfetti dei controlli europei», ha aggiunto Rossi, «non possiamo diffondere i dati delle singole compagnie dopo il passaggio da Solvency I a Solvency II, ma dagli stress test condotti dall’Eiopa (l’autorità di vigilanza Ue, ndr) il sistema assicurativo italiano, nel suo complesso, esce bene, in particolare per il ramo vita, dal momento che Solvency I, con il suo rozzo sistema di calcolo, sottostimava la copertura dei rischi su questo ramo». I dati mostrano che alla fine del 2015 le assicurazioni italiane disponevano di fondi per assolvere al requisito di capitale pari a quasi 120 miliardi di euro, 2,4 volte il livello richiesto.

«Solvency II è un nuovo mondo regolamentare delle assicurazioni molto complicato anche per noi», ha ammesso il numero uno dell’Ivass. «Abbiamo fatto questa guida molto semplificata per giornalisti, associazioni dei consumatori ma, soprattutto, proprio per chi acquista le polizze perché il nostro compito è dire cosa è questa nuova normativa. In precedenza Solvency I era più semplice e più rozza e c’è ancora un dibattito in corso se questa complicazione è giustificata dall’obiettivo di tutelare meglio il sistema assicurativo».

Ricordando che la normativa, oltre a prevedere un meccanismo diverso di calcolo dei requisiti di capitale e nuove regole di governance, sottolinea la necessità di un’informazione diffusa e trasparente non solo agli organi di vigilanza ma anche al pubblico, Rossi ha evidenziato l’impegno dell’authority proprio sul fronte informativo: «Abbiamo messo in campo due strumenti: questa guida estremamente semplificata e un nuovo sito che presenteremo il 12 dicembre, con il quale sostituiremo quello attuale».

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