di Paola Valentini
Hanno chiuso il mese di settembre con flussi sulla parità (5,7 miliardi), ma allungando lo sguardo ai nove mesi del 2016 quest’anno la raccolta delle polizze vita sul mercato italiano, pari a 65 miliardi di euro, ha superato quella nei fondi comuni che si è attestata, in base ai dati Assogestioni diffusi la scorsa settimana, sui 24 miliardi. Nello stesso periodo del 2015 la raccolta delle prime era stata di 73,6 miliardi, quella dei secondi di 85 miliardi.

La diminuzione della nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-Ue, rileva l’Ania, è del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Mentre per i fondi comuni i flussi 2016 sono oltre un terzo in meno.

In un contesto di rallentamento per entrambi, dunque, il mercato assicurativo è riuscito quest’anno a fare meglio del risparmio gestito anche per via della sempre maggiore aggressività degli agenti e delle reti nel collocare prodotti vita che assicurano loro margini superiori a quelli del risparmio gestito.

Ma c’è anche la spinta della domanda dei risparmiatori che in un fase come l’attuale di tassi ai minimi e poca visibilità sui mercati preferiscono optare per forme di risparmio più protetto come quello assicurativo, anche se a fronte di costi maggiori.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese Ue (che operano in Italia in regime di libera prestazione di servizi), pari a 1,2 mld, in diminuzione del 5,6% rispetto a settembre 2015, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a 6,9 mld (-12,5% rispetto allo stesso mese del 2015), mentre da inizio anno hanno raggiunto 77,6 mld, l’11,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2015.

Per quanto riguarda le singole categorie di polizze, da gennaio la nuova produzione di ramo I, spiega l’associazione delle compagnie preseduta da Maria Bianca Farina, ha raggiunto un ammontare pari a 48,4 mld, importo pressoché stazionario rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Quanto alle nuove polizze di ramo V da inizio anno la contrazione del ramo sfiora invece il 30% rispetto all’analogo periodo del 2015, per un volume di nuovi affari di 1,3 miliardi.

La restante quota della nuova produzione vita (il 28%) ha riguardato il ramo III (solo nella forma unit-linked, polizze vita legate ai fondi) la cui nuova produzione da gennaio è pari a 15,3 mld, in calo del 35,0% rispetto all’analogo periodo del 2015.
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