di Carlo Brustia
Solvency II, la nuova normativa europera del settore assicurativo, nel complesso favorisce le compagnie italiane, che «in alcuni casi, particolarmente nel ramo Vita», grazie al nuovo meccanismo di calcolo della solvibilità hanno registrato una crescita dell’indice di copertura dei rischi dal 140-150% al 350%. È quanto ha dichiarato ieri il direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni) Salvatore Rossi in occasasione della presentazione della guida semplificata per comprendere Solvency II, la nuova regolamentazione prudenziale europea del settore assicurativo. «Visti gli strumenti ancora non perfetti dei controlli europei», ha spiegato Rossi, «non possiamo diffondere i dati delle singole compagnie dopo il passaggio da Solvency I a Solvency II (avvenuto il 1° gennaio scorso, ndr), ma possiamo dire che dagli stress test condotti dall’Eiopa (l’autorità di vigilanza europea del settore, ndr), il sistema assicurativo italiano nel complesso esce bene, in particolare per il ramo Vita, dal momento che Solvency I con il suo rozzo sistema di calcolo sottostimava» la copertura dei rischi su questo ramo.

E i dati mostrano che «alla fine del 2015», si legge nella guida, «le compagnie di assicurazione italiane disponevano di fondi per assolvere al requisito di capitale pari a quasi 120 miliardi di euro, ossia 2,4 volte il livello richiesto». Solvency II, ha spiegato Rossi, è un nuovo mondo regolamentare delle assicurazioni molto complicato anche per noi. Abbiamo fatto questa guida molto semplificata per giornalisti e associazioni dei consumatori ma soprattutto per chi acquista le polizze, perché il nostro compito è di dire cos’è questa nuova normativa. In precedenza, Solvency I era più semplice e rozza e c’è ancora un dibattito in corso se questa complicazione è giustificata dall’obiettivo di tutelare meglio il sistema assicurativo. Il giudizio finale lo darà la storia o, meglio, i consumatori». Ricordando che la nuova normativa, oltre a prevedere un nuovo meccanismo di calcolo dei requisiti di capitale e nuove regole per la governance, sottolinea la necessità di un’informazione trasparente non solo agli organi di vigilanza ma anche al pubblico, il presidente dell’Ivass ha sottolineato l’impegno dell’autorità proprio sul fronte dell’informazione. «Abbiamo messo in campo due strumenti: questa guida estremamente semplificata e un nuovo sito che presenteremo il 12 dicembre.
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