Aumenta in Italia l’utilizzo dei sistemi di pagamento con strumenti diversi dal contante, sintomo di un cambiamento culturale più favorevole alle carte
Mentre si attendono gli effetti del lavoro del Parlamento in tema di pagamenti digitali, in particolare riguardo il nuovo Codice dell’amministrazione digitale e l’avvio del processo di recepimento della Psd2 (Payment service directive 2), apre i battenti oggi a Milano il primo Salone dei pagamenti organizzato dall’Abi, Associazione bancaria italiana, con un programma di tre giorni denso di appuntamenti.

L’agenda del Salone prevede oltre 80 sessioni di lavoro e 300 relatori nazionali e internazionali, con contenuti organizzati secondo temi dedicati a cinque target specifici: il settore bancario, il mondo corporate, la Pubblica amministrazione, l’universo delle partite Iva e degli small business, infine la platea di consumatori e scuole.

La prima giornata si apre con due plenarie («I pagamenti nell’era del cliente digitale» e «La digital transformation nelle banche»), macroaree significative dell’evoluzione dei sistemi digitali di pagamento. Evoluzione che con l’avvento del mobile e del cloud e la conseguente crescente convergenza dei canali sta accelerando, portando alla trasformazione dell’intero settore economico. Diventa quindi opportuno questo momento di incontro a tutto campo fra banche, imprese, piattaforme, vendor e clienti consumatori sui temi caldi del «no cash» e delle risorse tecnologiche che lo rendono possibile.

I dati di mercato parlano chiaro: il trend di costante crescita della diffusione degli strumenti di pagamento alternativi al contante prosegue e si rafforza, avvicinando l’Italia al resto d’Europa.

Secondo l’Osservatorio sulle Carte di Credito di Assofin, Crif e GfK, il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +10.3% rispetto al +6.5% registrato l’anno precedente. Dopo anni di contrazione, quindi, riprendono a crescere (+0.9%) le carte di credito in circolazione. Il volume delle transazioni risulta invece in contrazione del 3.6%, segnalando un’inversione di tendenza di crescita degli importi. Ma se da un lato ciò significa una diminuzione dell’importo medio transato annuo, pari a 1.625 euro rispetto ai 1.860 euro dell’anno precedente, dall’altro questa riduzione evidenzia come in Italia l’utilizzo degli strumenti elettronici si stia diffondendo anche per acquisti di valore medio-basso.

Inoltre è in crescita anche il numero di carte di debito (+7%) e delle relative operazioni. Positivo anche il trend di diffusione delle prepagate (+12.8%) e delle rateali/opzione (+11.5%, circa un terzo delle carte di credito di sistema) con un deciso aumento dei flussi veicolati nel primo semestre 2016.

A tenere banco saranno poi i pagamenti contactless, una tecnologia che secondo gli esperti diventa sempre più standard di mercato. Secondo i dati di MasterCard, nel primo semestre 2016 in Italia i pagamenti con questa tecnologia sono aumentati del 360% rispetto allo stesso periodo del 2015. Significativa la crescita delle carte abilitate: in Italia MasterCard ha raggiunto il traguardo di 25 milioni di carte contactless, grazie a partnership con grandi retailer e istituti bancari, in qualità di issuer e acquirer. I pagamenti contactless in Italia sono utilizzati dai consumatori in particolar modo per gli acquisti al supermercato, negli shopping center e al ristorante. Secondo MasterCard infatti, le categorie che ne guidano la diffusione del sono grande distribuzione e ristorazione, con il 35% delle transazioni avvenute tramite carta. Al secondo posto, il settore dell’abbigliamento (19%), seguito da piccoli ristoranti e bar (12%).
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