di Anna Messia

L’innovazione tecnologica è il propulsore della sei azioni strategiche annunciate da Generali all’investor day. Sei mosse che, come spiegato a Londra lo scorso 23 novembre, vanno dall’ottimizzazione della presenza del gruppo assicurativo nel mondo (con un guadagno di 1 miliardo) al miglioramento dei risultati tecnici, passando per il ribilanciamento del portafoglio per ridurre il peso dei minimi garantiti pagati nelle polizze Vita. Tutti interventi indispensabili per riuscire a tenere fermo l’obiettivo di 5 miliardi di dividendi entro il 2018 (vedere anche articolo di copertina a pagina 8), annunciato a maggio 2015, in un contesto di mercato che si è fatto oggi decisamente più complicato, con tassi d’interesse ai minimi e l’Rc Auto che arranca.
Le frontiere aperte dalle nuove tecnologie saranno quindi fondamentali per consentire al gruppo di continuare in questo nuovo scenario, mettendo a frutto le alleanze con aziende leader nell’innovazione tecnologica.

L’ultima, firmata proprio all’indomani dell’appuntamento londinese, è stata quella con Microsoft. E secondo quanto spiegato da Generali la partnership con il colosso dell’informatica opererà in particolare su tre fronti: servirà a innovare la distribuzione, ma anche a rendere più efficienti le relazioni con i dipendenti e ovviamente con gli assicurati. L’intenzione è fare leva sulle capacità di Microsoft di analisi delle attività social e va ricordato che, a giugno scorso, il colosso dell’informatica ha rafforzato la presa sul comparto con l’acquisto di LinkedIn. L’idea è in pratica analizzare gli interessi e i gusti dei clienti emersi in rete per offrire loro polizze che rispondano quanto più possibile ai loro bisogni. Insomma, se si guardano spesso siti sui viaggi la compagnia sarà pronta a proporre coperture per la vacanza, mentre se si visitano pagine web per acquistare una nuova caldaia la proposta potrà essere una copertura assicurativa per l’assistenza domestica. Ma non solo. La spinta è anche sugli smart contract, ovvero sulla possibilità di sottoscrivere una polizza in tempo reale, al punto giusto al momento giusto. Un esempio? Se si atterra in una città estera appena riacceso il telefonino verrà offerta per esempio una polizza assistenza, acquistabile direttamente dallo smartphone.

Ma il perno del nuovo modello Generali resterà la rete degli agenti, punto di forza del gruppo, come ribadito più volte il group ceo Philippe Donnet a Londra. L’onda verso l’innovazione digitale è però partita ed è in pieno movimento, con una trasformazione che sta attraversando ogni fase di attività, non solo la creazione di prodotti e la distribuzione per dare agli agenti nuovi strumenti tecnologici. «Il cambiamento digitale sta coinvolgendo anche le operations, con una maggiore automazione dei processi amministrativi, oltre che la gestione dei sinistri per renderli più trasparenti per i clienti e per scovare meglio eventuali frodi», spiega il group chief insurance officer di Generali , Valter Trevisani.

Del resto tra le sei mosse strategiche annunciate a Londra c’è anche la razionalizzazione della macchina operativa del gruppo nei mercati maturi, che prevede un processo di ristrutturazione e semplificazione che dovrà portare a 200 milioni di risparmi aggiuntivi netti dal 2016 al 2019. Intervento in cui la tecnologia avrà certamente un ruolo centrale visti che i 200 milioni di risparmi saranno in frutto di 700 milioni di investimenti realizzati proprio per migliorare la macchina operativa. Oltre a questo c’è poi da avviare le altre alleanze tecnologiche firmate da Generali nell’ultimo biennio. La prima, quella chiusa nel 2014 con Discovery Insurance, ha già iniziato a concretizzarsi con l’avvio di Vitality, un programma assicurativo che favorisce uno stile di vita sano. «Il programma è stato lanciato a luglio in Germania è in pochi mesi ha avuto risultati sorprendenti», continua Trevisani «e ora tocca alla Francia». Ma in ballo c’è anche il più recente accordo firmato lo scorso settembre con gli americani di Progressive, leader negli Usa per lo sviluppo di soluzioni telematiche applicate all’assicurazione auto. «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro comune con l’obiettivo di creare prodotti in grado di incrementare il grado di sofisticazione delle tariffe che tengono conto dello stile di guida dell’assicurato», spiega il cio, annunciando che «nella prima parte del 2017 saranno offerti prodotti innovativi partendo sempre dalla Germania».

Ma anche Generali Italia, guidata da Marco Sesana, è tra gli apripista nel gruppo per l’innovazione tecnologica. La compagnia sta cambiando pelle grazie alla digitalizzazione e l’anno scorso ha avviato la revisione di 20 processi chiave, dalla prevendita all’assistenza clienti in chiave digitale per renderli più efficienti. E in Italia a muoversi rapidamente verso l’innovazione è anche la compagnia diretta Genertel, che sta spingendo sulle nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti. «I nostri clienti che hanno una polizza danni possono comunicare in tempo reale, tramite chat con i nostri consulenti», spiega l’amministratore delegato di Genertel, Manlio Lostuzzi e nel primo semestre 2017 «partiremo anche nel Vita, probabilmente i primi in Italia». (riproduzione riservata)
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