10 mln alle aziende colpite. 400 per bovino
di Giusy Pascucci

Decuplicato lo stanziamento a favore degli allevatori colpiti dal terremoto, che passa da 1 a 10 milioni di euro, nelle regioni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo; 400 euro a capo bovino come aiuto per il mancato reddito; in arrivo risorse mirate per ovini e suini, nonché raddoppio delle forniture di stalle temporanee per gli animali e di moduli abitativi (container) già messe a bando dalle Regioni.

Entro venerdì è prevista poi l’erogazione dell’anticipo dei contributi europei per la provincia di Macerata. Sono state decise, ieri, nella riunione tra il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina e gli assessori regionali Carlo Hausmann (Lazio), Anna Casini (Marche), Fernanda Cecchini (Umbria), e Dino Pepe (Abruzzo) le azioni per aiutare il settore agricolo a far fronte alle prime necessità in seguito alle ultime violente scosse dei giorni scorsi. Oltre alle risorse stanziate, è stato stabilito, come misura urgente per la copertura del mancato reddito delle imprese di allevamento, un aiuto a capo bovino di circa 400 euro, mentre sono in via di definizione i dettagli tecnici degli aiuti mirati per ovini e suini. In attesa degli anticipi dei contributi Ue per la provincia di Macerata e le nuove zone interessate dal sisma, sono già stati erogati anticipi a oltre 29 mila aziende di sei province colpite in queste settimane (Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Teramo, Rieti e Perugia) per un totale di 65 mln di euro. Stalle temporanee e moduli abitativi saranno montati a partire dalla prossima settimana e una volta definite le nuove esigenze, conseguenti al sisma del 30 ottobre, verranno bandite eventuali altre gare. Da oggi il numero 1515 del Corpo forestale dello Stato sarà dedicato anche a raccogliere tutte le segnalazioni e le richieste di aiuto degli allevatori delle Regioni colpite; queste saranno lavorate dal personale del coordinamento tecnico interregionale, attivato da fine agosto, insieme a Protezione civile, Regioni e Ministero della salute. Le decisioni prese al Mipaaf vanno incontro a parte delle esigenze manifestate dalle organizzazioni agricole subito dopo il terremoto di sabato. Ieri in giornata, Confagricoltura aveva suggerito di procedere con un «congruo anticipo dei fondi PSR che, in alcuni casi, gli agricoltori aspettano da anni», mentre Coldiretti ha denunciato l’esistenza di stalle e case danneggiate, animali senza ricovero e allevatori che per non abbandonare il bestiame stanno dormendo in macchina. «La terra ha tremato ancora ieri mattina e l’ordine delle istituzioni è di evacuare la zona, ma è impensabile che gli allevatori abbandonino gli animali» ha spiegato a ItaliaOggi Giordano Nasini, direttore provinciale Coldiretti Macerata. L’organizzazione a Camerino ha costituito un’unità di crisi per dare supporto alle istituzioni e alle 900-1.000 aziende agricole della provincia, di cui 200 zootecniche. «Abbiamo due tipi di problemi. Da un lato molte case sono lesionate e le persone non vogliono lasciare i propri territori anche se hanno paura», prosegue Nasini. «Servono al più presto roulotte e moduli abitativi per non lasciare che queste persone dormano in macchina; anche perché tra pochi giorni la temperatura scenderà molto». «Dall’altro il 50% delle stalle ha danni. Fortunatamente, il bestiame è salvo perché bovini e ovini erano al pascolo, ma il problema ora diventa dove ricollocare le bestie che sono abituate a tornare ai loro ricoveri. Serviranno delle tensostrutture, però la gente ha paura e molti ci chiedono di aiutare a vendere gli animali per andare via». Sul versante agriturismo, poi, la situazione è drammatica: gli agriturismi che non hanno subito danni sono chiusi perché mancano luce o gas.
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