di Anna Messia
Generali Assicurazioni lavora all’emissione di un prestito obbligazionario subordinato per circa 1 miliardo di euro, con l’obiettivo di rimborsare anticipatamente titoli per un identico importo. Per ora è solo un ipotesi allo studio, che per essere realizzata dovrà trovare condizioni positive di mercato che andranno testate nelle prossime settimane. L’intenzione del Leone è chiaramente quella di risparmiare sul debito, ottenendo un tasso tra l’1 e l’1,5% più basso rispetto alla precedente emissione. Bisognerà quindi verificare la realizzabilità di questo obiettivo e per questo non è possibile indicare la data dell’emissione. Ma quel che è certo è che il gruppo guidato da Philippe Donnet nei giorni scorsi ha incassato da Ivass, l’istituto di sorveglianza sulle assicurazioni, il via libera per rimborsare anticipatamente cinque strumenti finanziari subordinati, a durata indeterminata, il cui ammontare complessivo è pari appunto a 1 miliardo. E non si tratta della prima operazione di questo tipo realizzata da Generali . Già a maggio scorso la compagnia assicurativa aveva lanciato un’obbligazione subordinata per 850 milioni finalizzata proprio al rifinanziamento di un debito subordinato di 869 milioni rimborsato in anticipo. L’operazione aveva incontrato il consenso del mercato con domande pari a circa 2,8 volte l’offerta e l’83% del bond finito nelle mani di investitori istituzionali esteri. A sottoscrivere la nuova emissione erano stati in particolare dei fondi inglesi e irlandesi (cui era andato il 31% del collocamento) ma anche italiani (17%), tedeschi (17%) e francesi (11%) a dimostrazione del credito di cui gode il gruppo anche nei mercati internazionali.

In quel caso le cedola riconosciuta era stata del 5%, con la prima data di pagamento interessi fissata alll’8 giugno 2017, Visto che non era mancato l’interesse degli investitori per l’emissione, quotata sulla borsa del Lussemburgo, il Leone di Trieste potrebbe quindi riprovarci a breve replicando quanto fatto di recente anche da altri gruppi intenzionati a rimborsare vecchie emissioni più costose, per sostituirle strumenti il cui costo è più in linea con l’attuale livello dei tassi. Come nel caso di Leonardo che nelle scorse settimane ha preparato il terreno per nuovi bond. Senza l’urgenza della cassa né la pressione di scadenze imminenti, l’ormai ex Finmeccanica sta valutando quando giocarsi di nuovo la carta dei bond, i primi targati Leonardo, nuovo nome della holding della difesa e dell’aerospazio. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Mauro Moretti, come anticipato da MF-MilanoFinanza, ha infatti mano libera per lanciare nei prossimi 12 mesi emissioni multivaluta per circa 750 milioni di euro nell’ambito del programma Emtn (Euro Medium Term Notes), appena rinnovato per decisione del consiglio di amministrazione. Lo stesso ha fatto di recente Eni che a settembre, una settimana dopo il via libera del cda al nuovo programma di emissioni, ha collocato una nuova obbligazione a tasso fisso riservata agli investitori istituzionali, con due tranche a 8 e 12 anni, rispettivamente pari a 900 e 600 milioni. Ma tra le società che di recente hanno approfittato del momento favorevole alle emissioni obbligazionarie per rimborsare vecchi titoli c’è anche Telecom, che nel settembre scorso a collocato un bond da 1 miliardo che offre una cedola del 3%, la più bassa di sempre. E non manca Fca Bank, con un’obbligazione da 400 milioni di sterline. (riproduzione riservata)

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