Willis Re, la divisione di brokeraggio di Willis Group Holdings Plc, ha annunciato di aver pubblicato la “Willis Re View of Catastrophe Risk.

Il programma offre un “approccio avanzato nella modellazione del rischio catastrofi, che permette alle compagnie assicurative di misurare, mitigare ed esprimere in modo più accurato la propria esposizione al rischio, per tutte le principali minacce e in tutti i territori del mondo.”

Willis Re ha spiegato che “la necessità di un tale approccio nasce dal fatto che le compagnie assicurative sono sempre più soggette a pressioni da parte delle autorità di regolamentazione e dalle agenzie di rating, che richiedono loro una comprensione completa e indipendente del rischio catastrofi e una valutazione più ragionata della propria esposizione. Non è un lavoro sempre semplice poiché i modelli di catastrofi esistenti sono molteplici e ciascuno di essi ha una metodologia e prospettiva unica.

L’annuncio descrive l’offerta come “il migliore approccio, sia per i rischi e le regioni coperte da modelli in vendita, sia per quelle dove non esiste alcun modello in vendita, nelle quali Willis Re costruisce nuovi modelli brevettati. In entrambi gli aspetti di questo approccio duale, la “View of Catastrophe Risk” di Willis Re attinge direttamente alle vaste fonti accademiche esterne del Willis Research Network.”

Il broker riassicurativo ha anche sottolineato di “detenere le licenze globali per tutti i modelli di catastrofe che sono venduti da terze parti per aiutare le compagnie di ri-assicurazione a fare affari nonostante la gran quantità di modelli e di complesse teorie scientifiche attualmente disponibili.”

Il Global CEO di Willis Re, John Cavanagh, ha affermato: “la quantificazione del rischio e il risk management sono alte priorità all’interno del consiglio di amministrazione delle compagnie assicurative di tutto il mondo, e l’analitica gioca un ruolo vitale nel supporto di queste attività. L’approccio integrato della metodologia contenuta nella “View of Catastrophe Risk” di Willis Re aiuta i clienti a stabilire il proprio punto di vista obiettivo, potendo utilizzare ciò che è meglio per ogni esigenza, senza limitarsi solo a ciò che è già disponile.”

Rick Thomas, capo dell’unità Model Research and Development a Willis Re, ha aggiunto: “nonostante la modellazione delle catastrofi sia basata su analisi scientifiche considerevoli, quando eventi di grande rilevanza si sono verificati in modo imprevisto, causando danni ingenti, hanno causato delle crisi. In alcuni casi, le compagnie nel loro processo decisionale potrebbero essere state inclini ad un’eccessiva dipendenza dalla produzione di un singolo modello di catastrofi. Ora le compagnie assicurative devono migliorare le proprie capacità analitiche per capire fino in fondo i modelli che usano per quantificare e inserire il rischio nei loro portfolio.”