Ai rinnovi dei trattati di riassicurazione del 2016, sono previsti declini dei prezzi ancora più marcati di quelli ipotizzati un mese fa. La gran quantità di acquisizioni non basta ad assorbire parte del capitale in eccesso.

Esponenti di spicco delle principali compagnie di riassicurazione e broker, tra cui Guy Carpenter, società di proprietà di Marsh & McLennan Cos., si sono ritrovati nella città tedesca di Baden-Baden per proseguire la negoziazione dei termini e delle condizioni dei trattati soggetti a rinnovo a gennaio.

A settembre, in occasione degli incontri di Monte Carlo. era emerso il trend di rallentamento del crollo dei prezzi.

“Come abbiamo già dichiarato a Monte Carlo, le riduzioni dei tassi si aggireranno tra il 5-7,5% e il 10%,” ha affermato Nick Frankland, amministratore delegato delle operazioni di Guy Curpenter in Europa e Medio Oriente. “Potrebbe trattarsi di una percentuale maggiore. Il mercato sta cercando di capire come quotare adeguatamente in questo contesto.”

Quest’anno i tassi sono crollati a causa dell’unione di due fattori: da una parte capitale in eccedenza pari a 425 miliardi di dollari, che era a disposizione per assicurare il rischio, dall’altra il fatto che questo anno sia stato uno dei più tranquilli nell’ultimo decennio per quanto riguarda i danni causati da catastrofi naturali.

La pressione sul pricing, associata con bassi tassi d’interesse, ha favorito nei mercati assicurativi di Lloyd’s e delle Bermuda la conclusione di una serie di affari, che sono culminati nell’acquisizione di Amlin Plc da parte di un concorrente giapponese, per 5.3 miliardi di dollari.

Le fusioni e le acquisizioni “non hanno influenzato la capacità produttiva”, ha affermato Frankland durante un’intervista telefonica all’Insurance Journal. “La capacità produttiva è ancora abbondante e questo fatto naturalmente sta avendo un effetto continuativo sul contesto del pricing.”

Frankland prevede che l’attuale ondata di accordi assicurativi, guidata dalle compagnie cinesi e giapponesi che cercano di espandersi all’infuori dell’Asia, e dalle compagnie assicurative europee e statunitensi che cercano di ingrandirsi o di espandersi in nuovi territori.

“Molte compagnie assicurative e di riassicurazione potrebbero facilmente completarsi l’un l’altra,” ha affermato.

“Questi accordi hanno dimostrato che è possibile concludere un affare di qualsiasi entità in un mercato che è così saturo di capitale e di finanziamenti.”