di Simona D’Alessio 

Un avanzo economico di circa 907 milioni di euro e un patrimonio che «arriverà a toccare i 19,2 miliardi»: sono le cifre salienti del bilancio preventivo per il 2016 dell’Enpam, l’Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, che verrà approvato nel corso dell’assemblea nazionale della Cassa, convocata oggi, a Roma. Ad anticipare i dati è stato il presidente Alberto Oliveti, precisando che «c’è un’altra buona notizia» da mettere in evidenza, ossia che «l’Enpam il prossimo anno conterrà le spese per 430 milioni», grazie a quanto stabilito dal nuovo Statuto, che «ha rivisitato il rapporto fra rappresentatività e gestione, rendendo la prima più ampia, e la seconda più snella»; lo scorso anno, infatti, l’Ente aveva deciso di «mettersi a dieta», innanzitutto facendo scendere il numero dei membri del consiglio di amministrazione, ridotti a un massimo di 17 (e non più 27), nonché diminuendo gli importi delle diarie e dei gettoni di presenza degli organi collegiali. E abolendo il comitato esecutivo (si veda ItaliaOggi del 1/07/2014).

Nel 2016, inoltre, per medici e dentisti cambieranno alcune regole previdenziali poiché, ha ricordato il vertice della Cassa, «aumenterà l’età ordinaria di pensionamento della nostra categoria, che sarà di 67 anni, mentre l’età minima per maturare il diritto alla pensione anticipata sarà di 61 anni». E, nel contempo, «daremo seguito a quella forma di assistenza strategica ai nostri iscritti, che cerca non soltanto di intercettare bisogni palesi, ma anche di sostenere il reddito e l’attività professionale: abbiamo diverse iniziative in campo», ha proseguito, che comprendono tanto «la previdenza complementare, quanto interventi sull’accesso al credito, la sanità integrativa e la copertura assicurativa dei vari rischi, nella professione, come nella vita». L’idea è di protrarre l’iter incanalato col precedente bilancio previsionale, quando, ha concluso Oliveti, «avevamo stanziato 100 milioni per i mutui agevolati degli iscritti, destinandoli in particolare ai giovani per l’acquisto della prima casa».