di Beatrice Migliorini 

Passi avanti verso la nuova responsabilità professionale in campo sanitario. Ed ecco la nascita di un fondo di garanzia ad hoc, ad opera del Mise, per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria e l’introduzione dell’obbligo di stesura delle perizie sempre e solo a carico o di un medico legale o di uno specialista che abbiano specifiche e pratiche conoscenze nella disciplina oggetto del giudizio (si veda ItaliaOggi di ieri).

Queste le ultime novità apportate, ieri, al testo sulla responsabilità professionale nel corso dei lavori che si sono svolti in commissione affari sociali alla camera. Tutto pronto, quindi, per l’esame dell’aula di Montecitorio. Le modifiche, infatti, sono arrivate dopo che, nei giorni scorsi, la commissione era riuscita a convergere sulla decisione di introdurre l’obbligo assicurativo per tutti i dipendenti delle strutture sanitaria e sulla possibilità, da parte del soggetto danneggiato, di agire direttamente nei confronti dell’impresa assicuratrice. L’obbligo di assicurarsi, in particolare, viene allargato anche alle prestazioni sanitarie svolte in regime di libera professione intramuraria nonché attraverso la telemedicina e nasce anche al fine di garantire efficacia all’azione di rivalsa da parte delle strutture nei confronti dei loro dipendenti. Piena soddisfazione per il lavoro svolto dalla commissione è stata espressa dal relatore al testo Federico Gelli (Pd) che ha sottolineato come «l’approvazione di questo testo è il frutto di un lavoro in Commissione attento e meticoloso su un tema, quello della responsabilità professionale, che attendeva una modifica da lungo tempo», ha concluso Gelli, «l’equilibrio garantito dal testo è importante perché, se da una parte introduce nuove tutele per chi opera nelle aziende sanitarie, dall’altra garantisce nuovi diritti per i pazienti che hanno subito un danno».