«La flessibilità e la personalizzazione assoluta degli investimenti sono, in sintesi, i tratti distintivi di cui ama fregiarsi Banca Generali  per la fascia di clientela più elevata, con l’evoluzione delle gestioni patrimoniali. Le ultime novità, in questa direzione, riguardano il contenitore GP Fiduciaria che si profila con un nuovo perimetro di architettura aperta. Spiega Mario Beccaria, responsabile della divisione asset management di Banca Generali : «L’aspetto più innovativo riguarda l’ampia possibilità di profilazione che consente di costruire sulle esigenze del cliente la strategia di diversificazione». L’advisory di gestione viene assicurata inizialmente da due importanti specialisti del settore come Anima  e Tosetti Value che mettono a disposizione le importanti competenze sui mercati dell’eurozona grazie ai loro uffici studi. Ed è proprio questo aspetto che ha fatto sì che le nuove gestioni patrimoniali di GP Fiduciaria siano caratterizzate da un forte focus geografico verso i mercati euro. Continua: «un ulteriore tratto distintivo è poi rappresentato dai diversi servizi di copertura assicurativa così come dalle possibilità di trasferimento titoli detenuto presso terzi». E aggiunge: «abbiamo voluto ampliare ulteriormente il concetto di flessibilità gestionale aggiungendo in più una ricca offerta di servizi e soluzioni per il cliente». La soglia di accesso per potere sottoscrivere le nuove gestioni partirà da 250 mila euro, con un aumento esponenziale delle coperture e dei servizi a salire di fascia adattandosi perfettamente alla tipologia del mondo private. «Per la seconda metà del 2016 il servizio di advisory sarà allargato ad altri asset manager internazionali molto riconosciuti sul mercato, seguendo un percorso già intrapreso da qualche anno nell’ambito delle gestioni collettive e che ha dato ottimi risultati», precisa il manager. Le nuove linee offriranno uno stile di gestione che permetterà al cliente di potere scegliere tra soluzioni più benchmark oriented o più orientate verso un target di volatilità definito a priori. Il nuovo prodotto si inserisce all’interno di una strategia aziendale che ha portato Banca Generali  da un lato a collaborare con i maggiori asset manager domestici ed internazionali, e dall’altro alla ricerca di nuove soluzioni di investimento adatte al mondo private, in linea al posizionamento della banca che ormai si pone in prima linea nella pianificazione patrimoniale delle famiglie. Il gruppo Banca Generali  nei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto 166,1 milioni di euro di utili e ha già superato quanto ha fatto nel 2014, che «è stato l’anno migliore della nostra storia», ha dichiarato l’ad dell’istituto Piermario Motta. Il manager adesso punta a nuovi record e ha come obiettivo, da qui a cinque anni, tra 50 e 55 miliardi di euro e ha fatto sapere che «la banca ha un potenziale di crescita endogena di 3 miliardi di euro l’anno di masse gestite». Senza contare eventuali operazioni straordinarie. La banca è passata dai 25 mld di masse del 2012 ai 36 di fine 2014. A fine ottobre 2015 è già a 40 mld.