Viene già contestata la leadership in Volkswagen di Matthias Mueller, l’ex numero uno della controllata Porsche nominato alla guida del gruppo dopo lo scandalo sulle alterazioni alle emissioni. Un esponente del terzo maggiore fondo di gestione patrimoniale della Germania, Ingo Speich della Union Investment, ha criticato il fatto che sia stato scelto un dirigente che lavora da 40 anni nella casa automobilistica di Wolfsburg. Il fondo, che gestisce attività per 250 miliardi di euro, detiene lo 0,5% delle azioni privilegiate del gruppo tedesco, risultando tra i primi 15 azionisti. Il Dieselgate intanto pesa sulle vendite del gruppo a ottobre. Volkswagen ha infatti riferito di aver subito il mese scorso un calo del 5,3% delle vendite a 490 mila veicoli. I ribassi maggiori si sono registrati in Brasile e in Russia, mentre in Europa occidentale la contrazione si è limitata all’1,3%.