ACE ha annunciato il lancio in Italia del nuovo prodotto ACE Green C.A.R., che integra la tradizionale copertura a protezione dei cantieri con l’estensione all’inquinamento e al danno ambientale.

Spesso durante lo svolgimento di un cantiere si possono verificare danni ambientali molto importanti; ad esempio, effettuando degli scavi si può causare la rottura di tubi o di cisterne interrate e quindi lo sversamento di liquidi tossici, danneggiando in maniera sensibile acqua, suolo o habitat naturali. Un caso concreto: durante i lavori di riqualificazione di un centro logistico, la perforazione di serbatoi interrati ha causato danni ambientali per 300.000 euro, per i quali fino a oggi non sarebbe stato possibile alcun indennizzo. 

In aggiunta, le pene si sono inasprite (in alcuni casi è prevista la confisca e il carcere) e sono da poco entrati in vigore i cosiddetti “Ecoreati”, cinque nuovi delitti contro l’ambiente inseriti nel codice penale.
E’ però previsto anche il “ravvedimento operoso”, cioè la possibilità di “pentirsi concretamente” con azioni di ripristino e bonifica a favore dell’ambiente.

A tutela e sostegno di questo settore, ACE propone ACE Green C.A.R., una protezione completa per i committenti e i costruttori che si trovano a eseguire lavori su terreni altrui. La copertura è offerta in sinergia tra l’ufficio Technical Lines e l’ufficio Environmental Impairment Liability e si avvale dell’ampia esperienza di senior underwriter di entrambi i settori.

ACE Green C.A.R. garantisce una polizza completa e aggiornata rispetto alle normative in vigore, coprendo anche i danni ambientali non direttamente conseguenti a un danno materiale diretto (normalmente esclusi dalle polizze C.A.R.), con ampi massimali dedicati.

In aggiunta alla decennale postuma, offerta dalla polizza C.A.R., la polizza ACE Green C.A.R. offre anche la copertura triennale postuma “ambientale”, rinnovabile su richiesta, che permette di utilizzare le tutele previste dalla polizza anche dopo la fine dei lavori. La copertura opera fino a tre anni dal verbale di ultimazione dei lavori, laddove venga ravvisato nel sito oggetto dei lavori un evento ipotizzabile come inquinamento e/o danno ambientale, la cui responsabilità e origine siano riconducibili al periodo in cui era in corso il cantiere.