Banca Generali continua a crescere anche in condizioni di mercato volatili. La banca del gruppo Generali ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un utile netto in crescita del 26% a/a a 166,1 mln euro pur con un nero trimestrale di 26 mln in calo dai 43,9 mln del corrispondente periodo del 2014. 

“In 9 mesi – ha commentato in una nota l’a.d. Piermario Motta – siamo stati in grado di superare il risultato dell’intero 2014, che era stato il miglior anno della nostra storia, migliorando peraltro in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali”. 

Le commissioni di gestione dei nove mesi, si legge in una nota, sono salite a 341 mln (+30%) mentre i costi operativi sono rimasti praticamente invariati a 122,7 mln (+2%). Il margine d’intermediazione è salito dell’11% a 366,9 mln evidenziando un incremento del 47% a 289,3 mln delle commissioni nette che hanno ampiamente compensato l’attesa discesa del margine d’interesse dopo il rimborso delle attivitá di rifinanziamento della Bce. 

Le masse totali e la raccolta netta dei 9 mesi sono cresciute rispettivamente a 39,3 mld (+17%) e a 3 mld (+24%). Nel solo 3* trimestre la raccolta netta ha raggiunto quota 780 mln, dato migliore rispetto il corrispondente periodo 2014 che pure presentava condizioni più favorevoli sui mercati. 

In merito alla raccolta, nel corso della conference call di commento ai conti, Motta ha annunciato una previsione per ottobre compresa tra 350 e 400 mln, anzi il dato probabilmente sarà “più vicino ai 400 milioni. Il mese di ottobre sara’ un altro mese molto valido, uno dei migliori mesi dell’anno”. Per fine anno pur confermando la stima di 3,5 mld, il top manager non ha escluso inoltre di poter toccare quota 4 mld definendoli “non impossibili”. 

Per quanto i ratio patrimoniali, il Cet1 si è attestato al 13,4% (dal 12,2% al 31 dicembre 2014) e il Total Capital al 15,1% (dal 14,2% al 31 dicembre 2014). 

Il margine d’interesse ha superato i 51,3 mln contro gli 82,3 mln dello scorso anno con una variazione dovuta al venir meno del contratto di rifinanziamento con la Bce dallo scorso febbraio, che incideva per 23 mln di ricavi nel corrispondente periodo dello scorso anno. Continua invece a salire l’attività di impiego contro-garantita che compensa la discesa dei tassi di interesse nel banking book, dove la priorità della società resta quella di mantenere gestioni prudenti con duration medie pari 1,7 anni. Durante la call è intervenuto anche il Cfo, Stefano Grassi, che ha fornito indicazioni sul margine di interesse per 65-67 milioni per l’anno in corso. 

In merito al payout da parte della controllante Generali Ass., Motta non si è sbottonato definendo solo “probabile il consensus di 1,22 euro sull’esercizio in corso”, contro una cedola di 0,98 euro distribuita nel 2014. 

L’a.d. della banca del gruppo Generali ha speso parole anche sulla situazione del personale della società spiegando che “ci hanno già raggiunto 86 nuovi professionisti. La nostra stima stava tra 90 e 100 unità per la fine dell’anno e quindi direi che l’obiettivo è decisamente alla nostra portata”. I nuovi ingressi evidenzierebbero, a detta del top manager, “la capacitá di attrarre talenti e di farlo in maniera continuativa. Nel mese di ottobre c’è stato un eccellente ‘recruiting’ – ha proseguito Motta ricordando anche che – da settembre 2012 la capacità di reclutare è più che raddoppiata e che aveva come target principalmente professionisti di alto livello. Infatti il portafoglio medio ‘per recruit’ si attesta a circa 22,4 milioni di euro contro una media del settore di 15,6 milioni”.