«Confermiamo che la proposta di Anima  prevede una valutazione per il 100% di Arca in una forchetta di prezzo compresa fra 700 e 800 milioni di euro». Così il gruppo Anima  si è espresso ufficialmente in merito alle «diverse ipotesi di valorizzazione di Arca» che stanno circolando in questi giorni, precisando di aver «anche ipotizzato una componente aggiuntiva di prezzo di ammontare da definirsi qualora la creazione di valore da parte della società risultasse superiore alle stime fatte dal management di Anima ». Il management del gruppo di fondi, che ha come maggiori soci italiani Bpm , Poste Italiane  e Creval , aggiunge di aver fatto alcune valutazioni preliminari; «Abbiamo previsto una componente minima di azioni pari al 25% del corrispettivo complessivo, il resto cash. La struttura è volutamente flessibile al fine di poter accogliere le diverse esigenze che gli attuali azionisti potrebbero avere». Un modo elegante per dire ai soci bancari con maggiori necessità di passare alla cassa che la componente in azioni potrebbe essere prevista solo per chi ha la voglia e la possibilità di rimanere nella partita del risparmio gestito.

Venerdì 13 Anima  ha comunicato i risultati al 30 settembre. Sui nove mesi ha riportato un utile netto di 95,9 milioni, in crescita del 67% sull’analogo periodo del 2014) e un utile netto consolidato normalizzato di 113 milioni (+48%). I ricavi totali consolidati sono stati pari a 218,8 milioni (+33%). La raccolta netta del gruppo è stata positiva per oltre 7 miliardi (rispetto ai 6,5 del pari periodo 2014). I costi operativi ordinari sono ammontati a 53,1 milioni (da 47,1) per effetto prevalentemente dei maggiori accantonamenti nella componente variabile del costo del personale a fronte dei risultati raggiunti nel periodo. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2015 risulta positiva per 178,5 milioni, era di 42,9 milioni alla fine del 2014. L’ad Marco Carreri ha sottolineato che Anima  ha registrato nei primi nove mesi del 2015 un utile netto superiore a quanto realizzato nell’intero 2014. Quanto all’offerta avanzata per rilevare Arca, ha detto che mira a integrare due realtà «nell’ottica di una significativa creazione di valore». (riproduzione riservata)