Nei primi nove mesi, Generali ha riportato un utile netto di 1,588 miliardi di euro, in linea con gli 1,59 conseguiti nell’analogo periodo 2013. Il risultato è tuttavia cresciuto del 7,5%, non tenendo conto di alcuni effetti one off registrati nel corso del primo semestre, in particolare relativi alla dismissione di Bsi, che ha generato un impatto negativo per 113 mln rispetto agli utili generati dalle dismissioni dello scorso anno.

Per quanto riguarda il segmento Vita, il risultato operativo si è attestato a 2,3 miliardi, +11%, malgrado il contesto di tassi contenuti. I premi sono aumentati del 9,6% a 35,7 mld, trainati dallo sviluppo dei prodotti linked (+39%). La raccolta netta del segmento è cresciuta del 41,7% a 9,1 mld. Il valore della nuova produzione è salito a 934 milioni (+42%) con i margini nbm al 25,5% (20,9%).

Nel Danni il risultato operativo è cresciuto a 1,5 miliardi (+11,8%) grazie al calo della sinistralità e al contenimento delle spese. Il combined ratio è migliorato dell’1,4% al 93,6%. I premi sono rimasti stabili a 15,6 miliardi, sostenuti dalla raccolta in Germania (+2,7%).

Per quanto riguarda il segmento finanziario, al 30 settembre le masse di terzi gestite da società bancarie e di gestione del risparmio del gruppo sono aumentate a 39,054 mld (36,535 mld a fine dicembre). Il capitale e le riserve di pertinenza di Generali si sono attestati infine a 22,538 mld (+14%). Nel corso della conference call, l’a.d., Mario Greco, ha ricordato che, attraverso una comunicazione intragruppo, pochi giorni fa, Generali ha reso noto di aver assegnato a Valter Trevisani le attività assicurative e riassicurative del gruppo. Trevisani rileva alcune delle funzioni in precedenza affidate a Sergio Balbinot, l’ex chief insurance officier che, a sorpresa, era uscito dal Leone a inizio ottobre dopo oltre trent’anni trascorsi nel gruppo triestino, per entrare in Allianz.

Generali «lavora con impegno per realizzare il piano strategico e si aspetta, a fine 2014, un risultato operativo migliore rispetto a quello dell’anno precedente», ha inoltre affermato il cfo, Alberto Minali, secondo cui i risultati del periodo sono stati ottimi. «Con questa situazione di capitale ci sentiamo» pronti a «rimuovere il vincolo del 40% che ci eravamo posti sul payout ratio e quindi ci attendiamo di corrispondere agli azionisti una cedola più alta».

Il gruppo ha infine annunciato il lancio di un’offerta di riacquisto su tre serie di titoli ibridi in circolazione, con prima data call nel 2016 e 2017, emessi da Generali finance e garantiti da Generali. L’offerta, «che si attende fornirà liquidità agli attuali investitori», terminerà il 13 novembre.

Il titolo ha chiuso ieri in borsa a 16,37 euro, -0,24%.

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