L’IVASS ha pubblicato la nuova edizione dell’indagine sulle tariffe r.c. auto praticate in Italia, avviata nel 2012 successivamente all’entrata in vigore della sentenza della Corte di Giustizia dell’U.E. in materia di parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso ai servizi assicurativi.

L‘indagine, che riguarda tutte le imprese sottoposte alla vigilanza dell’Istituto, rileva trimestralmente i prezzi praticati in 21 province per 11 tipologie standard di assicurati, sia automobilisti sia motociclisti.

Per effetto di quella sentenza, il divario di prezzo fra uomini e donne, tradizionalmente a favore delle seconde, è stato annullato. Inoltre, essendo trascorsi oltre dodici mesi dall’entrata in vigore, anche le variazioni tariffarie che hanno consentito di giungere a tariffe uniformi, si sono ormai livellate. Per tale motivo, pur continuando a verificare il rispetto della normativa europea da parte delle imprese italiane, non vengono più presentate tariffe differenziate per genere.

L’andamento delle tariffe si presenta, mediamente in diminuzione per le autovetture nel nord Italia,

mentre permane costante, o in aumento, al centro-sud e per le “due ruote”.

Al ribasso tendenziale registrato nel settore auto non sono probabilmente estranei, oltre al ritorno

all’equilibrio tecnico e alla profittabilità delle compagnie assicurative del settore, la riduzione nella

circolazione dei veicoli dovuta alla crisi in atto e il conseguente calo dei sinistri. Il fenomeno potrebbe riflettere anche i primi effetti delle misure legislative introdotte per giungere a un contenimento dei prezzi r.c. auto, con particolare riferimento ai nuovi criteri per la risarcibilità delle microlesioni.

Permangono comunque elementi di forte criticità: il livello tuttora molto elevato del premio medio nel confronto internazionale; il divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali.

L’indagine completa con i relativi allegati statistici è consultabile nel sito www.ivass.it e in allegato.