I primi nove mesi dell’anno hanno evidenziato per il Gruppo Cattolica una significativa crescita dell’utile netto consolidato, pari a 83 milioni, in crescita del 27,7% rispetto ai 65 milioni dello stesso periodo del 2013.

Anche l’utile netto di gruppo, pari a 71 milioni, segna un incremento del 51,1% rispetto ai 47 milioni di settembre 2013.

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 4.182 milioni di euro, in aumento del 30,5% rispetto ai 3.205 milioni dei primi nove mesi 2013.

Nei rami danni la raccolta premi del lavoro diretto, includendo i premi di Fata Assicurazioni pari a 68 milioni dall’acquisizione, passa da 1.211 milioni al 30 settembre 2013 a 1.246 milioni al 30 settembre 2014 (+2,9%). Escludendo i premi di Fata Assicurazioni la raccolta passa da 1.211 milioni al 30 settembre 2013 a 1.178 milioni a fine settembre 2014 (-2,7%). Il trend rilevato nei nove mesi rispetto all’esercizio precedente, migliora rispetto a quello del primo semestre, riducendo il decremento da -3,5% a -2,7%, e risente ancora della contrazione diffusa sul mercato del premio medio RCA, indotta dalla crescente competitività tra operatori e dalla debolezza della domanda connessa alla situazione economica complessiva.

Nel comparto auto, includendo i premi di Fata Assicurazioni, si registra una raccolta pari a 750 milioni (+0,1% rispetto al 30 settembre 2013), mentre escludendo i premi di Fata Assicurazioni, la raccolta si assesta a 705 milioni, in calo del 5,9% rispetto al 30 settembre 2013, a fronte di un dato di mercato, che ha visto nel solo primo semestre 2014 un calo della raccolta auto del 6,2%. Il Gruppo contrasta il calo del premio medio generalizzato sul mercato conquistando nuovi clienti (A fine ottobre le nuove polizze incrementano di oltre 100 mila pezzi; +4,7%), pur mantenendo la consueta prudenza in termini di selezione dei rischi.

I rami non auto, con una raccolta premi che include anche Fata Assicurazioni pari a 496 milioni, risultano in aumento rispetto a settembre 2013 (462 milioni, +7,4%).

Escludendo i premi di Fata Assicurazioni la raccolta dei rami non auto si assesta a 473 milioni, in aumento del 2,4% rispetto al medesimo periodo del 2013. Tale aumento è conseguente, più che ad un determinato trend di mercato, a specifiche scelte assuntive che privilegiano un incremento della raccolta relativa a polizze per clientela retail; risultano invece in contrazione le polizze destinate al comparto corporate.

Il combined ratio passa da 93,5% al 30 settembre 2013 a 92%. Escludendo Fata Assicurazioni, il combined ratio del Gruppo al 30 settembre 2014 si attesta a 91,5% evidenziando un ulteriore progresso anche rispetto a fine esercizio 2013 (93,5%).

Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 2.893 milioni di euro, in forte aumento rispetto al terzo trimestre 2013 (+46%): crescono i rami tradizionali (Ramo I +55,6% e Ramo V +7,4%) e il ramo III (+59,2%). L’andamento in costante crescita determina un flusso, al netto delle somme liquidate, positivo con conseguente incremento delle riserve tecniche complessive.

Il risultato degli investimenti è pari a 382 milioni di euro (rispetto a 375 milioni al 30 settembre 2013). Gli investimenti al 30 settembre 2014 ammontano a 19.285 milioni di euro.

Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3.626 milioni di euro (3.072 milioni al 31 dicembre 2013)12. La sensibile crescita della raccolta ha spinto le riserve dei rami vita, che comprendono le passività finanziarie, a 14.749 milioni di euro (13.165 milioni al 31 dicembre 2013).

I dati al 30 settembre 2014 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 1.742 milioni di euro (1.561 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,46 volte il minimo regolamentare. Tale valore tiene conto dell’acquisizione di Fata Assicurazioni avvenuta nel mese di giugno.

Il Gruppo proseguirà la sua azione volta al raggiungimento degli obiettivi sia in termini di volumi sia in termini di risultato economico e prevede una raccolta in crescita e risultati positivi sia nei rami vita che nei rami danni.

“Il quadro complessivo che emerge dai dati dei primi nove mesi dell’anno conferma l’importanza e la validità della scelta del Consiglio di Amministrazione di Cattolica di varare il Piano d’Impresa 2014-2017 e di esercitare la delega sull’aumento di capitale. I dati dimostrano che gli obiettivi del Piano, che rafforzano il posizionamento di Cattolica sul mercato assicurativo, sono decisamente alla portata di un Gruppo che già mette in campo, in una persistente situazione di crisi economica, una forte redditività e una solidità patrimoniale di tutto rispetto. Siamo certi che il mercato saprà leggere ed apprezzare la consistenza di questi dati che ci consentono di esprimere ottimismo per i risultati di fine anno e la convinzione che sarà data la giusta soddisfazione ai Soci e agli Azionisti che avranno scelto di sostenere il progetto di sviluppo e di crescita di Cattolica in un mercato così sfidante”, ha dichiarato Il Presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni.

Giovan Battista Mazzucchelli, ha dichiarato: “I dati relativi all’andamento del Gruppo nei primi nove mesi dell’anno sono superiori al budget e in linea con il percorso di crescita che abbiamo delineato con il nuovo Piano d’impresa che fissa importanti target di aumento della raccolta e della redditività al 2017. È da sottolineare il fatto che a determinare l’aumento dell’utile netto consolidato a 83 milioni (il 27,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2013) concorrano tutti i comparti. L’incremento del 4,7% del portafoglio clienti conferma il dinamismo del gruppo pur in un mercato stagnante. Nel segmento Vita la raccolta premi cresce del 46% con un significativo incremento delle riserve tecniche complessive.

La maggiore redditività del Gruppo si conferma insieme al rafforzamento della sua solidità patrimoniale. Il patrimonio netto consolidato migliora del 11,6% rispetto alla fine dello scorso anno mentre il margine di solvibilità si attesta a 1,46 volte il minimo regolamentare tenendo conto dell’acquisizione di Fata Assicurazioni avvenuta in giugno. Questi dati sono una piena conferma della concretezza e della realizzabilità degli obiettivi di profittabilità fissati dal Piano d’Impresa 2014-2017“.