di Roberta Castellarin

L’Ultra Wealth Report 2014 di Wealth-X e Ubs fotografa la popolazione mondiale dei Paperoni definiti Ultra high net worth individual (Uhnw), quelli che hanno una ricchezza netta superiore ai 30 milioni di dollari, nel periodo luglio 2013-giugno 2014 prendendo in considerazioni aspetti quali composizione geografica, genere e fonti di ricchezza. 
I tre Paesi europei con la maggiore popolazione di milionari sono Germania (19.095 individui), Regno Unito (11.510) e Svizzera (6.635). Forte di una solida performance di mercato nonostante il calo del pil, in termini nominali, la popolazione dei super ricchi e la ricchezza italiane sono cresciute molto più velocemente rispetto sia alla media europea sia alla media globale. La produzione industriale ha mostrato alcuni segni di forza durante l’ultimo anno, ma i livelli di produzione complessivi sono lontani dai livelli pre-crisi. «L’Italia ha ancora un grande potenziale di crescita, a condizione che la facilità con cui si fa business nel paese sia supportata da un miglioramento del contesto socio-economico e politico». Sebbene gli indicatori macroeconomici generali  per l’Italia siano stati prevalentemente negativi, gli individui Ultra hanno accresciuto il proprio patrimonio, traendo profitto da settori specifici. La popolazione Uhnv in Italia ha costruito la maggior parte della propria ricchezza in mercati di nicchia come il tessile, l’abbigliamento e i beni di lusso, un’industria, quest’ultima, da cui oltre il 13% della popolazione Uhnv ha derivato la propria fortuna. Il manifatturiero e le costruzioni – altri due settori importanti per la popolazione milionaria italiana – hanno mostrato un andamento promettente nel corso dell’anno, con il pmi del Paese che ha toccato i massimi nel mese di aprile 2014.

Uno dei motivi principali per cui la popolazione dei supericchi italiana ha riportato una crescita così solida, tuttavia, è che la maggior parte di essi adotta modelli di business orientati all’internazionalità che guardano oltre il mercato interno, limitando così l’esposizione alle condizioni socio-economiche e politiche volatili e talvolta precarie del Paese. La popolazione dei super affluent d’Italia possiede solo il 2,5% della ricchezza totale del Paese, la quota più bassa tra tutti gli Stati oggetto del report. L’ultimo coefficiente in Italia era inferiore allo 0,32, a significare che il Paese ha una distribuzione del reddito più equa rispetto alle economie vicine. Inoltre, molti individui affluent nati in Italia, o eredi di facoltose famiglie italiane, si sono trasferiti in Paesi vicini, come la Svizzera. D’altra parte vi è una predominanza di ricchezza ereditata della popolazione Uhnw in Italia. Solo il 41% della popolazione dei Paperoni italiani è interamente self-made. Di tutti i Paesi analizzati, solo la Germania ha una percentuale altrettanto bassa di individui che non provengono da famiglie super danarose.

Secondo il report una nuova ondata di imprenditori sarà necessaria per aumentare la popolazione dei milionari del Paese e la sua ricchezza. Ma c’è speranza: la nuova generazione di individui affluent italiani è costituita da imprenditori. Dei soggetti che hanno ereditato ricchezza, più della metà ha accresciuto ulteriormente tale ricchezza con le proprie forze. (riproduzione riservata)