Generali ha migliorato nei primi nove mesi dell’anno le performance in tutti i segmenti. Il Gruppo, anche in uno scenario macro-economico ancora incerto e caratterizzato dal perdurare dei bassi tassi di interesse, ha raggiunto un risultato operativo al 30 settembre in crescita a € 3,7 miliardi (+12,8%; € 3,3 mld 9M13), con una forte accelerazione nel terzo trimestre (+20,8%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013.

L’utile netto raggiunge € 1.588 milioni (€ 1.591 milioni 9M13); sul risultato hanno influito alcuni effetti one-off registrati nel primo semestre, in particolare relativi alla dismissione di BSI che ha generato un impatto negativo di € 113 milioni, rispetto agli utili generati dalle dismissioni dello scorso anno. L’utile post imposte riferito alle attività correnti mostra invece un incremento del 7,5%, grazie alla crescita del risultato operativo.
Il risultato non operativo si attesta a € -912 milioni (€ -895 milioni 9M2013); l’andamento è stato determinato dalle svalutazioni sugli investimenti, registrate in particolare nei primi sei mesi dell’anno, parzialmente compensate da maggiori profitti di realizzo.

 Nel vita, la redditività della raccolta, la positiva gestione finanziaria e il contenimento delle spese hanno contribuito allo sviluppo del risultato operativo a € 2,3 miliardi (+11%). Per quanto riguarda la produzione, il lancio di nuovi prodotti e la forza della rete distributiva hanno permesso una crescita dei premi del 9,6% a € 35,7 miliardi. Si registra in particolare l’ottimo andamento dell’Italia (+31,3%), dell’area EMEA (+24,1%), e della Francia (+7,3%) che mostra una ripresa della raccolta grazie alle azioni intraprese sul portafoglio nell’ultimo anno. Ottimo sviluppo della raccolta netta vita (+41,7%) a € 9,1 miliardi. 
Anche la nuova produzione in termini di Annual Premium Equivalent (APE) evidenzia una crescita (+12,7%) attestandosi a € 3,7 miliardi. A seguito dei maggiori volumi e della migliore redditività, il valore della nuova produzione (NBV) aumenta del 42% e si attesta a € 934 milioni, con margini (NBM) in crescita al 25,5% (20,9% 9M13).

 

 Nel danni, il risultato operativo mostra un incremento a € 1,5 miliardi (+11,8%), grazie ad un’ottima redditività tecnica. La flessione della sinistralità e delle spese migliorano il combined ratio (Cor) che si attesta a 93,6% (-1,4 p.p.). La raccolta premi rimane stabile a € 15,6 miliardi (-0,2%), anche in presenza di un contesto macro-economico ancora sfidante in molti mercati; buona la performance in Germania (+2,7%).

 Nel segmento finanziario il risultato operativo cresce del 17,8% rispetto al 30 settembre 2013 attestandosi a € 323 milioni ed è sostenuto dalle performance di Banca Generali (+22,3%).

 Nei primi nove mesi l’attività di rafforzamento della solidità patrimoniale ha portato il Solvency I ratio a 160% (+19 p.p. da fine anno), comprensivo degli effetti della prossima acquisizione del restante 24% di Generali PPF Holding, che ha influito sull’indice per 7 punti percentuali. L’eccedenza è quindi pari a € 11 miliardi. L’indice – su base pro forma – si attesta a 169% tenuto conto anche della vendita di BSI.

 Il patrimonio netto di Gruppo sale a € 22,5 miliardi (+14%) rispetto a € 19,8 miliardi al 31 dicembre 2013, beneficiando sostanzialmente dei positivi risultati economici del periodo e del favorevole andamento dei mercati finanziari che hanno contribuito ad aumentare la riserva patrimoniale degli utili su attività finanziarie disponibili alla vendita.

“Gli ottimi risultati dei primi nove mesi dell’anno mostrano come la performance operativa e la solidità patrimoniale del Gruppo continuino a migliorare nonostante lo scenario di mercato avverso. Questi risultati riflettono le strategie messe in atto per orientare la nostra offerta verso prodotti a maggior valore aggiunto e la nostra rinnovata attenzione al cliente. Il Gruppo lavora con impegno per realizzare il piano strategico e si aspetta, a fine 2014, un risultato operativo migliore rispetto a quello dell’anno precedente”,  ha commentato il Group CFO di Generali, Alberto Minali.

I dati positivi presentati hanno indotto Minali a dichiarare che “con questa situazione di capitale ci sentiamo” pronti a “rimuovere il vincolo del 40% che ci eravamo posti sul payout ratio e quindi ci attendiamo di corrispondere agli azionisti una cedola più alta”. 

In un contesto macroeconomico caratterizzato da una ripresa incerta nei mercati emergenti e da un PIL debole nell’Area Euro e negli Stati Uniti, oltre che da una volatilità dei mercati finanziari, Generali prevede una raccolta vita in crescita e conferma inoltre l’attenzione alla politica sottoscrittiva ed il focus sul valore dei prodotti. 
Nel segmento danni, il Leone proseguirà le azioni volte a migliorare l’efficienza operativa sia nell’ambito della sottoscrizione dei contratti che della gestione dei sinistri. 
Alla luce delle azioni intraprese, pur in presenza di un quadro macro-economico ancora incerto, in linea con i propri obiettivi strategiciil Gruppo nel 2014 prevede un miglioramento del risultato operativo complessivo e sarà fortemente impegnato a completare i target del piano.