Am Trust annuncia una raccolta premi lordi di 1,52 miliardi dollari nel III trimestre, in crescita del 41,4%, rispetto al terzo trimestre 2013 e premi netti per 914,4 mln $ (+49%). Il risultato operativo del trimestre è pari a 135,4 mln, contro i 65,1 di un anno prima e il risultato netto è passato dai58,2 mln ai 156,6 nel periodo. Il combined ratio si è attestato a 91,3%.

Nei 9 mesi i premi lordi sono cresciuti del 51,3% a 4,63 miliardi dollari, mentre i premi netti sono saliti a 2,62 miliardi dollari, in crescita del 68,0%.

Il risultato operativo è cresciuto a 339,9 milioni dollari rispetto ai 179,7 milioni dollari, l’utile netto si è attestato a 362,7 milioni dollari rispetto ai 213,5 milioni dollari di un anno prima.

Il Combined ratio è sostanzialmente stabile a 90,7% .

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti negli ultimi nove mesi ed in particolare nell’ultimo trimestre” – dichiara Barry Zyskind, CEO di AmTrust.

“Ci aspettiamo di mantenere un trend positivo nel mercato italiano in linea con lo sviluppo strategico del Gruppo a livello mondiale e con le attese degli analisti – prosegue Zyskind – AmTrust è certa di mantenere ed espandere la propria posizione di market leader lavorando con i propri broker italiani e i principali partner assicurativi”. Nel corso del 2013 la compagnia ha sottoscritto premi lordi per 4,12 $ miliardi ed ha un patrimonio in termini di asset pari a 14 miliardi di dollari.

AmTrust è oggi leader nel mercato assicurativo italiano della “Medical Malpractice” con una quota di circa il 60% per quanto riguarda le coperture stipulate con gli enti ospedalieri e con circa 40.000 medici.

Riguardo al rapporto con il distributore italiano Trust Risk Italia, di cui abbiamo scritto nei giorni precedenti, la compagnia comunica in una nota che, “a far data dal 4 novembre 2014,  AmTrust ha interrotto per giusta causa l’accordo di agenzia con il partner italiano Trust Risk Italia (TRI)  a causa di gravi violazioni del contratto in essere. AmTrust ha dato quindi mandato ai propri legali di agire nei confronti di TRI e ha informato le Autorità di Vigilanza”.

In particolare, durante la call con gli investitori il presidente di AmTrust ha motivato l’interruzione del contratto per presunte irregolarità da parte di TRG, ed in particolare il fatto di non aver rimesso loro i premi di settembre entro la scadenza del 10 ottobre.

Am Trust precisa che l’’interruzione immediata del contratto con TRI non avrà alcun impatto sull’assetto finanziario e sull’andamento operativo della società e AmTrust garantirà tutte le coperture in essere stipulate con i propri assicurati e con i relativi broker.

D’altro canto TRG controreplica proprio ieri, in un’intervista concessa dall’AD di TRG Antonio Somma alla testata inglese The Insurance Insider, che i medesimi (si parla di circa 50 milioni di euro) sono stati trattenuti secondo quanto previsto dalle leggi italiane, come “preconto previsionale” a fronte di una mancata remissione delle commissioni da parte di Amtrust per un valore di circa 90 milioni di euro.

Inoltre TRG fa sapere in una nota di aver messo in mora AmTrust per le somme ancora spettanti (circa 40 milioni di euro) e – dichiara sempre Somma al giornalista inglese – a fronte degli 11 anni di contratto ancora rimanenti è stato richiesto un risarcimento di circa 500 milioni di euro per i mancati guadagni.