Vittoria Assicurazioni ha chiuso il III trimestre con un utile netto di Gruppo pari a 53,1 milioni di euro contro 37,0 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno 2012 (+43,8%).

Tale risultato è riconducibile principalmente all’apporto dei rami danni, il cui combined ratio  è passato dal 92,9% del 30 settembre 2012 all’attuale 90,7%, e alla plusvalenza di 8,5 milioni di euro conseguente all’adesione all’OPA di Cam Finanziaria S.p.A..

I premi contabilizzati al 30 settembre 2013 ammontano a 814,2 milioni di euro (712,5 milioni di euro al 30 settembre 2012), con un incremento del 14,3%.

I premi del lavoro diretto dei rami vita, che non comprendono i contratti considerati come strumenti finanziari, rilevano un incremento del 52,1% rispetto a quelli dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

I premi del lavoro diretto dei rami danni si sono incrementati del 9,6% e in particolare:  i premi dei rami auto evidenziano uno sviluppo del 6,9%; i premi riferiti ai rami elementari sono aumentati del 19,4%;

i premi riferiti ai rami speciali rilevano un incremento del 5,4%.

Il combined ratio ed il rapporto sinistri a premi conservati dei rami danni, al 30 settembre 2013, si attestano rispettivamente al 90,7% e al 65,9% (principi contabili italiani). I corrispondenti valori, al 30 settembre 2012, erano pari rispettivamente al 92,9% e al 67,5%.

I costi di struttura registrano un’incidenza sulla raccolta complessiva assicurativa del lavoro diretto dell’8,5% (9,1% nell’analogo periodo dell’esercizio precedente).

La perdita del segmento immobiliare, al lordo delle imposte e delle elisioni intersettoriali, ammonta a 8,3 milioni di euro (perdita di 5,8 milioni di euro al 30 settembre 2012)

Gli investimenti complessivi, pari a 2.734,0 milioni di euro (+8,6% rispetto alla situazione del 31 dicembre 2012), sono riferiti per 63,2 milioni di euro (+3,7%) a investimenti con rischio a carico degli Assicurati e per 2.670,8 milioni di euro (+8,8%) a investimenti con rischio a carico del Gruppo.

I proventi patrimoniali netti, connessi a investimenti con rischio a carico del Gruppo, ammontano a 52,2 milioni di euro contro 48,0 milioni di euro del precedente periodo (+8,9%). L’incremento è prevalentemente attribuibile alla plusvalenza derivante dall’adesione all’Opa totalitaria esercitata sulle azioni Cam Finanziaria S.p.A. nel mese di agosto.

Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 483,2 milioni di euro, con un incremento del 9,3% rispetto all’importo di 442,1 milioni di euro rilevato al 31 dicembre 2012 dovuto agli utili conseguiti nel periodo.

Sulla base dei risultati attesi per la fine dell’esercizio, si ritiene attendibile la conferma della previsione di risultato consolidato già comunicata.

Il Gruppo conferma la volontà di un costante rafforzamento patrimoniale, in linea con le emanande normative Solvency II. Tuttavia, in considerazione del conseguimento degli obiettivi del piano quinquennale 2009-2013, pur nella consapevolezza delle difficoltà non ancora pienamente superate dell’attuale situazione economico finanziaria europea, si ritiene appropriata la previsione per l’esercizio 2013 di un ritorno alle politiche ante raddoppio del capitale sociale, che prevedevano un prudente adeguamento annuo del servizio dividendi.

Al 30 settembre 2013 la Capogruppo presenta un utile netto civilistico – secondo i principi contabili italiani – pari a 59,2 milioni di euro, con un incremento del 32,7% rispetto all’utile di 44,6 milioni di euro registrato nell’analogo periodo del 2012.