Banca Generali ha chiuso i nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 105,1 milioni, in crescita del 7,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, che già aveva fatto registrare un +90%.

Il margine d’interesse della banca controllata da Generali Assicurazioni ha contribuito ai ricavi per 92,3 milioni, con un incremento del 15%. Da inizio anno la raccolta ha raggiunto i 2 miliardi. «Nel terzo trimestre è aumentata non solo la redditività, ma anche la solidità patrimoniale grazie alla crescita della raccolta e allo sviluppo delle attività ricorrenti», ha dichiarato l’amministratore delegato Piermario Motta. Il patrimonio netto consolidato è salito a 414 milioni (dai 345,1 milioni dei nove mesi 2012 e dai 394,8 milioni di fine 2012) e l’eccesso di capitale da inizio anno è cresciuto del 36% a 144 milioni. «Nel corso dei prossimi mesi si coglierà il contributo del recente inserimento di alcuni manager dalle forti competenze che stanno lavorando a un’accelerazione nei servizi di consulenza evoluta», ha aggiunto Motta. Dunque secondo l’ad i prossimi mesi appaiono molto promettenti per Banca Generali che vuole diventare sempre più un punto di riferimento nel panorama finanziario italiano. Il 2013 è stato un anno eccezionale per il reclutamento con 73 nuovi promotori, con un portafoglio medio di 19 milioni, inseriti da inizio anno. E si guarda già al 2014. «L’anno prossimo si parla di 50-60 nuovi promotori, ma se mercato sarà favorevole siamo in ottima posizione per andare ben oltre. (riproduzione riservata)