di Paola Valentini

Si prepara una fine d’anno in bellezza per il risparmio gestito in Italia. In base ai dati di Assogestioni, in ottobre la raccolta netta ha toccato 3,6 miliardi, 500 milioni in più rispetto a settembre. I flussi dei 10 mesi dell’anno superano così 60 miliardi, ossia 10 in più rispetto al 2005, il migliore anno dell’ultimo decennio. Il risultato ha permesso di compensare i deflussi del 2011 (-11,8 miliardi) e del 2012 (-40,8 miliardi). Inoltre l’effetto raccolta, insieme alla performance dei mercati, hanno aumentato il patrimonio gestito dagli operatori italiani al valore mai visto prima di 1.321 miliardi. Ma dalla mappa diffusa dall’associazione emerge anche che al risultato di ottobre hanno contribuito soprattutto le gestioni, che hanno superato i fondi aperti, protagonisti indiscussi della raccolta nei mesi scorsi. I primi segni della frenata dei fondi per la verità si erano notati in settembre, quando la raccolta netta era negativa per 340 milioni e quella delle gestioni positiva per quasi 3,5 miliardi. In dettaglio, in ottobre la raccolta fondi è tornata positiva per 1,5 miliardi, ma gli afflussi alle gestioni di portafoglio sono stati ben maggiori, 2,1 miliardi. Queste ultime includono le gestioni delle polizze Vita di ramo I e quelle delle polizze unit linked (ramo III), oltre ai mandati di gestione dei fondi pensione. In particolare, le polizze di ramo I (le tradizionali polizze Vita legate alle gestioni separate) stanno di nuovo riscuotendo l’interesse dei risparmiatori, anche perché sono tra i pochi strumenti (insieme ai fondi pensione e sanitari) ancora esenti da imposta di bollo, la cui aliquota oggi è lo 0,15% ma sarà aumentata dalla Legge di Stabilità. Ma nei 10 mesi i fondi tengono salda la supremazia nella raccolta con flussi per 41,7 miliardi, contro i 19 delle gestioni di portafoglio. Secondo Prometeia nel 2013 i fondi aperti dovrebbero raccogliere 45 miliardi, valore più alto dal 2000. Quanto alle singole categorie, continua anche in ottobre il recupero degli azionari con flussi netti per 980 milioni, in aumento dai 236 di settembre, per un totale di 3,3 miliardi da inizio anno; bene anche i bilanciati con 542 milioni (5,6 miliardi da gennaio). Si confermano invece i problemi per gli obbligazionari con deflussi netti per 652 milioni dopo il rosso di 1,2 miliardi di settembre (+12 miliardi nel 2012). Ma la categoria che ha raccolto più di tutti, sia in ottobre che da inizio anno, è quella dei flessibili: 1,7 miliardi, in aumento dagli 1,3 di settembre e 23,7 miliardi da gennaio. (riproduzione riservata)